Presentata oggi presso la Sala delle Lapidi di Palazzo delle Aquile l'iniziativa nazionale promossa dalla Federcalcio attraverso il Settore Giovanile Scolastico e il Ministero dell'Interno. Alla conferenza era presente, oltre al sindaco Orlando, anche Fiona May, responsabile federale della Commissione per l'Integrazione
Calcio e integrazione nel Progetto Rete A Palermo Figc in prima linea nel sociale
Calcio e inclusione sociale formano un binomio vincente. Il punto di incontro è il Progetto Rete, iniziativa che sta per vedere la luce per il quinto anno consecutivo e promossa dalla Figc attraverso il Settore Giovanile e Scolastico e il Ministero dell’Interno. Il progetto, rivolto ai ragazzi degli SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) presenti su tutto il territorio nazionale, sulla falsariga dell’evento che si è tenuto lunedì scorso a Milano oggi è stato presentato a Palermo presso la Sala delle Lapidi di Palazzo delle Aquile. Alla conferenza stampa, nel corso della quale sono stati illustrati i dati di crescita progressiva del Progetto Rete sia in termini di ragazzi (dai 237 del 2015 ai 508 di quest’anno) che di SPRAR (dai 24 del 2015 ai 39 del 2018), erano presenti – tra gli altri – anche Vito Tisci, presidente nazionale del Settore Giovanile e Scolastico della Figc e Fiona May, responsabile federale della Commissione per l’Integrazione.
«Questo progetto conferma l’impegno e la sensibilità della Federazione nei confronti di tematiche molto importanti quali l’inclusione e l’integrazione – ha sottolineato Tisci – gli SPRAR possono essere un serbatoio di talenti in funzione dell’attività professionistica come dimostra il tesseramento di un ragazzo da parte del Trapani ma l’aspetto principale è la funzione sociale di queste strutture. Che danno la possibilità ad alcuni ragazzi in difficoltà di coltivare un sogno e di ridurre le proprie condizioni di disagio». In qualità di testimonial anti-razzismo Fiona May sponsorizza questo genere di iniziative: «Da ex atleta voglio ribadire che nella vita e nello sport non ci devono essere differenze o pregiudizi. Il Progetto Rete, di cui sono molto appassionata, si basa sul calcio ma va oltre il calcio».
Durante la presentazione del progetto, che ha coinvolto oggi una rappresentanza dello SPRAR di Cammarata e che rientra nel programma di attività sviluppate in occasione della Settimana europea dello Sport, lo zoom è stato allargato anche su uno studio scientifico svolto in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. E a proposito degli SPRAR è emerso che, soprattutto in Sicilia (regione che in ambito sportivo ha vinto nei primi tre anni classificandosi nell’ultima edizione al secondo posto con Milazzo), aumenta il livello di felicità di un essere umano mentre diminuisce la paura di essere messi in disparte. A fare gli onori di casa è stato il sindaco Leoluca Orlando che, dopo avere sottolineato l’importanza simbolica della presentazione di questo evento nel luogo in cui si riunisce il Consiglio Comunale, ha valorizzato i contenuti dell’iniziativa promossa dalla Figc: «In una location in cui c’è eccellenza ma anche normalità, meriti e bisogni, è giusto focalizzare l’attenzione su un progetto così importante. Rete indica connessione e, nello stesso tempo, missione compiuta».