Il tam tam corre sulla pagina Facebook Quando saremo tutti nella nord, vicina al mondo ultrà rossazzurro. L'enorme lenzuolo realizzato per la promozione in serie A non è più nello sgabuzzino dello stadio Massimino dove era stato lasciato. «Una intera città vuole sapere chi è stato e perché lo ha fatto»
Calcio Catania, scomparso il bandierone di 70 metri «Hanno fatto sparire il simbolo della nostra tifoseria»
In occasione del derby col Trapani, previsto sabato 11 Aprile, alcuni gruppi della curva nord avevano deciso di rispolverare il celebre bandierone rossazzurro utilizzato in passato (la prima volta in Catania-Albinoleffe) per celebrare il ritorno in serie A. Mercoledì 8 aprile era stata persino fissata una riunione, aperta a tutti i tifosi, al fine di verificare le condizioni del bandierone e concordare il da farsi. Nel pomeriggio di oggi, vigilia di Pasqua, avviene la scoperta inattesa: il bandierone è sparito. A pubblicare la notizia è stata la pagina facebook Quando saremo tutti nella nord che scrive: «Il bandierone non c’è più».
La ricostruzione fatta dagli amministratori della pagina Facebook, molto vicini ai gruppi della curva nord che avevano l’intenzione di esporlo nuovamente, è fondata sull’ipotesi che «è stato buttato nella spazzatura come un rifiuto. Perché uno striscione 70 metri per 30 non può sparire e non sapersene più niente». Il cosiddetto bandierone, capace di coprire interamente il settore Curva Nord, era stato posato su precisa indicazione – secondo quanto scritto – in uno sgabuzzino sotto la tribuna A. «Ieri ci arriva una segnalazione: “Siete sicuri che lo striscione ci sia ancora?”. Preoccupati ci rechiamo allo stadio e il bandierone, in quello sgabuzzino, non c’è più».
Immediate scattano le ricerche. «Nessuno ne sa niente. Dal Comune rimbalzano la cosa al servizio d’ordine del Catania, da questo al Comune», precisano gli amministratori. «Se non poteva stare più lì? Perché non chiamarci e dircelo? E invece no: di nascosto lo hanno fatto sparire». Al rimpiattino delle responsabilità, l’indignazione aumenta: «Questa è la goccia che fa traboccare il vaso. Hanno fatto sparire il simbolo della nostra tifoseria. Realizzato con una colletta a cui ha partecipato tutta la città. L’ennesimo affronto che subisce una tifoseria troppo innamorata della sua squadra che in cambio riceve solo affronti e soprusi, dal Comune, dalla società e adesso anche degli inservienti della stessa».
L’ipotesi espressa in questa ricostruzione dei fatti è che un telone di quelle dimensioni, dal peso e dall’ingombro notevole, non possa essere stato spostato senza un ordine preciso e parecchia manodopera. «Una intera città vuole sapere chi è stato e perché lo ha fatto. Non pensate che la cosa finirà così, a caffè, perché andremo fino in fondo. Chi sa, parli. Comune o servizio d’ordine del Catania che sia. Per adesso riusciamo a dire solo una cosa: vergogna, vergogna».
L’appello pubblicato via social non è finora riuscito a rompere il muro di riserbo sulla faccenda. Un addetto ai lavori dello stadio ricorda di «averlo sicuramente visto all’inizio della stagione arrotolato sotto la curva nord». Ma non sa dire se negli ultimi mesi sia stato portato via. «Sicuramente serviva un camion, non è certo un lavoro che si può fare in pochi o a piedi». Gli unici commenti che MeridioNews riesce a strappare ad alcuni dei diretti interessati, chiamati in ballo nella faccenda, sono una serie di «non possiamo commentare».