Gli etnei escono a testa bassa dalla trasferta, dopo avere incassato tre gol. Soltanto la matematica salvezza fa evitare i playout ai rossazzurri che, in questo finale di stagione, hanno tirato i remi in barca. Sono 12esimi nella classifica di Lega Pro a quota 43 punti e nelle ultime sette partite hanno raccolto quattro punti
Calcio Catania, due partite per salvare la faccia A Monopoli tutti insufficienti, compreso il mister
Ennesima amara prestazione per il Catania, che con l’allenatore Giovanni Pulvirenti raccoglie a Monopoli la sesta sconfitta sotto la sua guida tecnica. Gli etnei ormai da diverse giornate appaiono non in condizioni atletiche sufficienti e mentalmente fragili. Grazie alla vittoria del Cosenza sull’Akragas – e in virtù degli scontri diretti – il Catania è matematicamente salvo. I rossazzurri adesso sono 12esimi in classifica di Lega Pro a quota 43 punti, e a due giornate dalla fine c’è solo da salvare la faccia.
Pisseri 5: La saracinesca rossazzurra che sembrava essere invulnerabile dà qualche segnale di cedimento. In particolar modo, il numero uno etneo ha qualche responsabilità sul secondo gol subito in quanto non è uscito a respingere il pallone che viaggiava vicino all’area piccola.
Mbodj 4: La difesa è stato il reparto che ha mostrato più crepe. Il giovane difensore centrale non è riuscito a marcare i pugliesi entrando spesso in confusione. Sue le responsabilità sul gol di Esposito.
Marchese 4,5: In veste di regista difensivo non riesce a esprimere le proprie potenzialità disputando, quindi, una partita incolore. Francamente ci si aspettava di più da un giocatore della sua esperienza.
Djordjevic 4,5: In evidente calo fisico, non riesce a dare velocità sulle corsie esterne. Come, invece, aveva ben abituato nel girone d’andata.
Parisi 4: Partita opaca per il terzino etneo che si limita a difendere senza mai proporsi in avanti. Sue le responsabilità che portano al rigore del 3-0 finale, facendosi superare con troppa facilità.
Di Stefano 5: Alla sua prima partita da titolare, il giovanissimo classe ’99 non riesce a incidere, limitandosi a compiere qualche passaggio semplice e a rincorrere gli avversari. Poca personalità e poca incisività.
Scoppa 4: Assolutamente avulso dal gioco per 90 minuti, nessuna verticalizzazione o palla filtrante per gli attaccanti. Sul finale stende anche l’attaccante pugliese per il rigore del 3-0.
Mazzarani 4,5: Non in un buono stato di forma, corre poco limitandosi a stare nella stessa zona del campo per larghi tratti del match. Spreca un rigore in movimento che avrebbe potuto far pareggiare i rossazzurri.
Di Grazia 5: Il talento etneo si perde insieme ai compagni di squadra. Anche per lui partita in ombra senza mai incidere. Nessuna giocata che portasse alla superiorità numerica.
Pozzebon 4: Insussistente per larghi tratti della gara, quando ha un’occasione d’oro a pochi passi dalla porta e, praticamente solo, fallisce clamorosamente colpendo di testa e indirizzando la sfera alta sopra la traversa.
Giovanni Pulvirenti (allenatore) 4: Da quando l’ex tecnico della Berretti è alla guida del Catania, i rossazzurri hanno raccolto appena quattro punti in sette partite. Errate le scelte di schierare Di Stefano e Scoppa sulla mediana e Marchese e Djordjevic in una posizione a loro non consona.