Le opere per la conduttura che eliminerà gli scarichi a mare nella fascia costiera occidentale interesseranno nei prossimi mesi via Roma. Si sta lavorando a due varianti di tracciato per ridurre i disagi
Cala, si lavora per potenziare sistema fognario Cantieri in città dovrebbero terminare nel 2018
Proseguono tra alti e bassi i lavori per il potenziamento del sistema fognario Cala, opera fondamentale per irreggimentare gli scarichi del porto industriale e dei Cantieri Navali e consentire quindi il disinquinamento della fascia costiera dall’Acquasanta al fiume Oreto. L’opera, dal valore di circa 19 milioni di euro, è partita a gennaio 2015 e prevede che i lavoratori della società consortile La Cala srl (costituita dall’associazione temporanea di imprese Tecnis-Sikelia) posino la conduttura per le acque nere a partire dall’interno della Fincantieri e fino alla via Giuseppe Pianell (zona corso dei Mille), dove si congiungerà al ramo del collettore sud-orientale che porta i reflui fino al depuratore di Acqua dei Corsari.
Già un anno fa Meridionews aveva tracciato un bilancio dei numerosi cantieri che interessavano mezza città, e ora è tempo di fare un aggiornamento. «La parte più orientale del progetto – spiega l’ingegnere Giuseppe Vicari, rup dell’opera –, quella che va dal Foro Italico fino alla via Pianell, è quasi ultimata, dato che rimane da realizzare solo un piccolo tratto che riguarda l’attraversamento di viale Amedeo d’Aosta sottopassando i binari del tram. Una interferenza che coinvolge l’Amat e non solo, e della quale si parlerà alla conferenza di servizi prevista ad inizio novembre».
Cuore dell’intera opera è l’impianto che deve essere completato al Foro Italico, tra il Parco della salute e il prato, dove saranno collocate la vasca di pioggia e l’impianto di sollevamento, che servirà a spingere i liquami verso est (cioè nel collettore e quindi fino al depuratore). Qui ad inizio novembre dovrebbe iniziare lo scavo vero e proprio della vasca, dato che ad oggi si stanno ultimando le operazioni propedeutiche. Da quel momento ci vorranno otto-dieci mesi di lavoro per ultimare bacino e pompa, che dovrebbero essere finiti quindi la prossima estate.
Passando al ramo occidentale del progetto, attualmente sono diversi i punti in cui sono in corso i lavori. Due di questi si trovano lungo via dei Cantieri, all’altezza di largo Giovanni Orcel e via Francesco Pasqualino. In entrambi i casi sono stati terminati i pozzi in cemento che fungeranno da entrata ed uscita dei microtunnel, tecnica che consente – tramite lo scavo sotterraneo – di bypassare le varie interferenze ed evitare la chiusura al transito della strada sovrastante. La prossima fase, lo scavo delle due gallerie, verrà intrapresa tra fine 2017 e inizio 2018, e serviranno complessivamente tre-quattro mesi per realizzarle in sequenza.
Altri cantieri, come sanno bene gli automobilisti, sono presenti in via Roma, dove si stanno effettuando saggi agli incroci con alcune traverse per individuare i sottoservizi. Successivamente bisognerà spostare le sottoreti presenti, dato che la parte di condotta sotto via Roma sarà anch’essa realizzata con microtunnel e servirà quindi spazio per collocare i pozzi di ingresso e d’uscita. Il calendario delle prossime attività dipende dalla mappatura dei sottoservizi: le operazioni di spostamento meno impattanti partiranno a breve per chiudersi entro metà dicembre; quelle che necessitano di più tempo inizieranno nel 2018, per non interferire con il maggior traffico legato alle festività di fine anno.
Anche l’incrocio tra le vie Castello e Francesco Crispi (dove la tubatura si congiungerà al collettore per il disinquinamento della Cala realizzato dieci anni fa) è recintato, ma qui le operazioni vanno a passo ridotto. Il motivo è lo scavo a mano, necessario in seguito al ritrovamento di alcuni reperti, con conseguente collaborazione costante con la Sovrintendenza ai beni culturali. Appena gli esperti daranno l’ok si proseguirà con lo spostamento dei sottoservizi.
La conferenza dei servizi che avrà luogo ad inizio novembre sarà importante, perché servirà ad ufficializzare due varianti di tracciato, con ripercussioni favorevoli soprattutto per automobilisti e fruitori dei mezzi pubblici. Le due modifiche riguardano il tratto tra largo Edoardo Alfano (la piazza di Borgo Vecchio) e via Emerico Amari, e il pezzo tra via Roma e via Crispi.
Relativamente alla prima variante, questa prevede che la tubatura prosegua per corso Domenico Scinà fino a piazza Don Luigi Sturzo, e qui giri a sinistra fino all’incrocio Amari-Roma (una semplificazione rispetto al vecchio progetto che indicava come tracciato largo Alfano-via Quintino Sella-via Isidoro La Lumia-via Amari-via Roma). Lo studio è già stato consegnato ed ora va acquisito il parere dei diversi enti coinvolti.
E’ invece in fase avanzata di studio l’altra rivisitazione del percorso, che farà passare la conduttura lungo la via Guardione e il giardino di piazza XIII vittime al posto della via Cavour. «Questa modifica – sottolinea Vicari – è stata chiesta dal Comune per minimizzare l’impatto dei cantieri (quelli per i pozzi dei microtunnel sono più grandi di quelli per la mappatura dei sottoservizi e prevedono tempi più lunghi, ndr) lungo un’arteria importante sia in ottica Ztl che per il passaggio dei mezzi pubblici. Dalla presentazione in conferenza di servizi partiranno i 90 giorni (termine ultimo) previsti dalla legge per l’approvazione, che pensiamo di ottenere entro fine anno. Una volta avuto il via libera definitivo, tutti i cantieri dovrebbero concludersi entro i successivi 12 mesi, quindi al più tardi a fine febbraio 2019».