Caffè amaro/ Fomazione: Anna Rosa Corsello assessore e Nelli Scilabra dirigente generale. E Patrizia Monterosso? Al Cga…

UN SUGGERIMENTO AL GOVERNATORE CROCETTA SU COME SISTEMARE LE ‘TRE MARIE’ DEL SETTORE FORMATIVO. VALORIZZANDO LA ‘QUARTA MARIA’, OVVERO ESTER BONAFEDE, CHE POTREBBE PORTARE LE GLORIE DELL’ARCHITETTURA ALLA SEGRETERIA GENERALE DELLA PRESIDENZA DELLA REGIONE

In questi giorni – l’abbiamo scritto anche noi – si parla di rimpasto della Giunta regionale di Rosario Crocetta e di sostituire l’assessore regionale alla Formazione professionale, Nelli Scilabra. Se ci è consentito, visto che siamo ancora in democrazia e che il gruppo di Bilderberg non ha ancora abolito la rete in Europa, vorremmo dare un suggerimento al governatore.
Visto che Crocetta, in queste ore, sta trattando insieme con il Ministro Angelino Alfano per ‘imbarcare’ nel Governo anche il Partito dei Siciliani-Mpa, perché non utilizzare il metodo Raffaele Lombardo? Ovvero alternare assessori a dirigenti generali?
Riteniamo che questa potrebbe essere la soluzione giusta per valorizzare le Tre Marie’ della Formazione professionale siciliana. vediamo di illustrare il nostro schema.
La dottoressa Anna Rosa Corsello, attuale dirigente generale ad interim del dipartimento Formazione, potrebbe diventare assessore regionale alla Formazione. Ovviamente, mantenendo il ruolo di dirigente generale del dipartimento Lavoro. Non ci dite che non è possibile perché non è vero: la mattina potrebbe fare l’assessore alla Formazione e il pomeriggio la dirigente generale del dipartimento Lavoro. Una e trina: ruoli che la dottoressa Corsello ricopre meglio di qualunque teologo!
Nelli Scilabra prenderebbe il posto della dottoressa Corsello, diventando dirigente generale del dipartimento Formazione professionale. Dite che non è possibile perché Nelli non è laureata e non ha il curriculum? Minchiate! Nemmeno Alfonso Cicero è laureato ed è a capo dell’Irsap. Quanto al curriculum, i giudici amministrativi della Sicilia hanno stabilito che non è importante che il curriculum si esibisca all’atto della nomina: fa fede il curriculum che viene fuori alla fine dell’incarico.
Per capirci, visto che ci sono tanti tordi: ormai, in Sicilia, i titoli validi sono quelli che si esibiscono nel ‘complesso’, a prescindere da legittimità e illegittimità e a prescindere dalla temporalità.
Ulteriore spiegazione: se non ho i titoli per andare a ricoprire l’incarico di dirigente generale è sufficiente che il Governo mi nomini, anche se in modo illegittimo, in un ente. Lì, anche se nominato illegittimamente, acquisisco i titoli illegittimi che diventano legittimi. E poi vado a ricoprire legittimamente il ruolo di dirigente generale.
La novità, rispetto a qualche anno fa, è che prima i titoli illegittimi che poi facevano curriculum legittimo venivano acquisiti prima della nomina a dirigente generale: nomina illegittima che diventava legittima. Ora, ma solo se al Governo ci sono ‘Professionisti dell’Antimafia’, basta un’autocertificazione dove il futuro dirigente generale dichiara che, grazie ai buoni uffici del Governo dell’Antimafia, acquisirà i titoli illegittimi – che poi diventeranno legittimi – per acquisire il curriculum (anche in questo caso illegittimo che diventerà legittimo) per andarsi a sedere sulla poltrona di dirigente generale.
Dunque, sulla base di una semplice autocertificazione antimafiosa un non laureato e senza titolo può diventare dirigente generale.
Fatto questo scambio Corsello-Scilabra, il Governo dell’Antimafia potrebbe nominare la terza ‘Maria’, al secolo Patrizia Monterosso, al Consiglio di giustizia amministrativa (Cga). Non si può fare perché filosofa? Falso!
Perché oggi quello che manca alle magistrature amministrative della Sicilia sono proprio i filosofi. E lo dimostra l’incresciosa vicenda dell’abrogazione del diritto alla difesa che i giudici amministrativi hanno respinto sulla base di meri & miserabili rilievi costituzionali!
L’abrogazione del diritto alla difesa, se richiesta dal governo dell’Antimafia ha una legittimazione filosofica prima che giuridica. Nemmeno la Costituzione italiana può travolgere la volontà dei ‘Professionisti dell’Antimafia’ il cui bene ‘supremo’ è morale prima che giuridico.
Il passaggio della dottoressa Monterosso al Cga potrebbe lenire la mancanza di ‘filosofia’ in seno al Cga, abrogando, ad esempio, il diritto alla difesa, là dove tale diritto lede gli interessi dei ‘Professionisti dell’Antimafia’.
Chi nominare, allora, alla Segreteria generale della presidenza della Regione al posto della dottoressa Monterosso? Il nome c’è già: quello di Ester Bonafede, che lascerebbe libero l’assessorato al Lavoro e alla Famiglia (che andrebbe ad interim alla dottoressa Corsello) per diventare la più alta burocrate della Regione.
Non si può perché Ester Bonafede è architetto? Falso! Se il posto di segretario generale è stato occupato da una filosofa può benissimo essere occupato da un architetto. Che, anzi, preparerà il posto a un ingegnere. A cui seguirà un geologo (il dottore Giovanni Arnone andrebbe benissimo). Poi toccherebbe a un agronomo o a un antropologo in attesa di eliminare direttamente la laurea…


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