Il vecchio quartiere di San Berillo, nel pieno centro storico di Catania, sembra proprio che non vedrà in tempi brevi alcuna opera avviata per una sua riqualificazione. I lavori, per dotare il rione dei servizi essenziali come acqua, gas, pavimentazione, rete fognaria ed illuminazione pubblica, che dovevano essere avviati a metà gennaio scorso, non vedranno luce, almeno finché il TAR di Catania non prenderà una decisione in merito al contenzioso che vede coinvolte una delle società che hanno partecipato al bando pubblico dappalto e lamministrazione comunale.
I lavori in questione, che fanno parte del PIT (Piano integrato territoriale) e che hanno ricevuto un fondo di oltre due milioni di euro già dallaprile del 2002, hanno atteso quasi tre anni prima che venisse bandito un concorso dappalto per la loro attribuzione e quando finalmente si pensava che sul serio si potesse posare la prima pietra per un intervento fondamentale per la rivalutazione di uno dei quartieri più discussi di oltre mezzo secolo di storia catanese, ecco lennesimo stop. Nessuna notizia è stata diramata dal Comune e nessun operaio si è intravisto nel quartiere finora. In particolare lufficio tecnico che gestisce i lavori, dopo molte insistenze, fa sapere come il caso sia stato passato allavvocatura comunale, e che non ci sono date certe sulla soluzione del contenzioso.
Anche una delle associazioni civiche formatesi col fine di proporre una riqualificazione culturale del vecchio quartiere, Babilonia, inviando una lettera allamministrazione, non ha ricevuto ancora alcuna risposta e ci fa sapere, attraverso un suo membro amareggiato, come non ci sia ancora leducazione politica per una tecnica di ascolto da parte dellamministrazione , sottolineando come sia indispensabile la presenza di un canale di dialogo diretto tra gli addetti ai lavori e la cittadinanza.
San Berillo vecchio soffre tuttoggi di gravi problematiche, soprattutto dovute a decenni di disinteresse e di promesse non mantenute da parte delle varie classi amministrative, e chiede a gran voce di poter uscire da questo stato che ne mina profondamente la sua immagine e quella dei suoi abitanti, in parte professionisti trasferitisi in alcune parti del rione, fenomeno questo che caratterizza gran parte dei centri storici e che tecnicamente prende il nome di gentrification. Ma questa operazione non potrà avere il seguito e gli effetti desiderati se non verranno perlomeno avviate quelle attività atte a dotare il quartiere dei servizi essenziali, primo passo per una rivalutazione dellimmaginario collettivo nei confronti di unarea che soffre ancora troppo le scelte sbagliate che lo hanno caratterizzato e che, sembra, non intendano concludersi.
È stato confermato l'ergastolo inflitto nel primo processo all'infermiere Antonio De Pace, il giovane del…
Ricoverato in gravi condizioni, all'ospedale Cannizzaro di Catania, dopo essere stato investito da un furgone.…
Nell'ambito di attività d'indagine coordinate dalla procura di Catania, finanzieri del comando provinciale, in esecuzione…
È stato un compleanno amaro per un pluripregiudicato catanese di 35 anni che è stato…
Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara…
La quinta sezione della Cassazione ha annullato con rinvio la decisione del 16 luglio scorso…