In occasione del primo giorno della stagione venatoria, l’Ispettorato ripartimentale delle foreste del Corpo forestale della Regione Siciliana ha predisposto una serie di controlli in tutta la provincia di Palermo
Cacciavano in aree protette, nove denunciati «Ancora numerosi gli episodi di bracconaggio»
Nove persone sono state denunciate nel palermitano perché cacciavano in aree protette. In occasione del primo giorno di caccia nell’Isola, l’Ispettorato ripartimentale delle foreste del Corpo forestale della Regione Siciliana ha predisposto una serie di controlli in tutta la provincia di Palermo. In modo particolare, le verifiche sono state effettuate all’interno del Parco delle Madonie, nel complesso dei Monti Sicani e nelle Riserve e aree protette del Palermitano. Complessivamente sono stati effettuati settanta controlli e in taluni casi sono state riscontrate gravi violazioni.
Nella fattispecie, nei territori di Carini e Cinisi in aree protette sito Natura (Sic e Zps) sono stati individuati nove cacciatori. Gli uomini del Corpo forestale hanno denunciato i soggetti alla Procura della Repubblica e sequestrato le armi con relativo munizionamento. «Sebbene in questa prima giornata venatoria la presenza dei cacciatori è risultata inferiore rispetto agli anni precedenti – fa sapere la Regione – sono ancora numerosi gli episodi di bracconaggio nelle tante aree protette del territorio siciliano». L’impegno del corpo forestale proseguirà nelle prossime settimane per tutta la durata della stagione venatoria, riponendo particolare attenzione alle aree di maggiore interesse naturalistico.
A esprimere un plauso e un incoraggiamento al personale del Corpo forestale è l’assessore regionale al Territorio Toto Cordaro. «In questo modo – sottolinea il componente del governo Musumeci – assicuriamo sicurezza e legalità».