Cacciato dal corteo, la replica del cronista «Mi è stato impedito di fare il mio lavoro»

Caro Direttore,

Non lo posso negare: il pezzo a firma di Salvo Catalano sulla grande manifestazione che ha attraversato Catania mercoledì, mi ha amareggiato profondamente. La nota dolente è proprio sul resoconto dell’aggressione, grazie a Dio solo verbale, da me subita ad opera di alcuni esponenti dell’aria antagonista. Credo che essa sia stata raccontata in maniera assolutamente discutibile, se non addirittura falsata e parziale. Sicuramente lesiva della mia persona e della mia professionalità. Racconto brevemente i fatti. Mercoledì ero in via Etnea da giornalista. Sono stato inviato da LiveSiciliaCatania per raccontare la giornata di mobilitazione promossa dalla Cgil. Ero con la macchina fotografica e il taccuino.

Ho intervistato e fotografato decine tra gli interpreti della giornata, fra questi -ad esempio- i dirigenti provinciali dei Comunisti Italiani. Il lavoro svolto può tranquillamente essere consultato sul nostro sito. Volevo – come doveroso – documentare anche il segmento di Rifondazione, con foto e dichiarazioni. Volevo un contatto – come già altre volte di recente – con il segretario provinciale Pier Paolo Montalto, o con qualsiasi altro leader della sua formazione politica, per una dichiarazione o un commento: volevo trasmettere ai lettori il perché di una protesta tanto estesa. Mi sono qualificato come corrispondente di LiveSicilia, ma per qualcuno questa era una “provocazione”. Dunque sarei stato accerchiato e, grazie al pronto intervento dei Carabinieri, fatto allontanare.

Il punto è che io sono andato lì da giornalista, non da “facinoroso”. Il pezzo di Catalano non chiarisce questo punto , anzi – a detta mia – intorbidisce le acque, descrivendo una presunta pratiche di “schedatura fotografica degli avversari”, che né conosco e né pratico. Comprendo, certo, che la mia passata militanza a destra, che non rinnego affatto, possa aver creato fraintendimenti. Ma ci sono dei ruoli che vanno rispettati. Qualcuno di questi signori se ne dovrebbe fare una ragione. I giornalisti sono il tramite tra le componenti politiche e il resto del mondo. Rifiutare questa dialettica vuole dire auto-censurarsi (cosa legittima, ma poco politica). La gravità dell’episodio dunque ha una sola e tragica chiave di lettura: mi è stato impedito di compiere il mio dovere, quello cioè d’informare con obiettività e imparzialità i lettori. Punto.

Sono certo però che sia il direttore Claudia Campese, che Salvo Catalano, siano sulla mia stessa lunghezza d’onda nello stigmatizzare questo gesto. La spirito di questo giornale, che leggo con piacere sin dall’apertura, trasuda di libertà e professionalità. Lo stesso spirito che si respira, grazie al coordinamento scrupoloso di Antonio Condorelli, nella redazione di LiveSiciliaCatania. Per questo rinnovo con convinzione la mia fiducia di “lettore” a Ctzen.

Cordialmente

Fernando M. Adonia


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Riceviamo e pubblichiamo da Fernando Adonia, il cronista di LiveSicilia allontanato dalla manifestazione dello scorso mercoledì, una rettifica al resoconto pubblicato su CTzen. «Vai via, fascista di merda», gli avevano urlato alcuni membri dell'ex centro Experia. «Voleva farci una foto, è una provocazione», spiegavano. «Non rinnego la mia passata militanza di destra (nello spazio libero Cervantes ndr),  ma io sono andato lì da giornalista, non da “facinoroso”», risponde Adonia

Riceviamo e pubblichiamo da Fernando Adonia, il cronista di LiveSicilia allontanato dalla manifestazione dello scorso mercoledì, una rettifica al resoconto pubblicato su CTzen. «Vai via, fascista di merda», gli avevano urlato alcuni membri dell'ex centro Experia. «Voleva farci una foto, è una provocazione», spiegavano. «Non rinnego la mia passata militanza di destra (nello spazio libero Cervantes ndr),  ma io sono andato lì da giornalista, non da “facinoroso”», risponde Adonia

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]