Confermata la decisione del Tar che già il mese scorso aveva sospeso il calendario venatorio. Al centro della questione c'è la scelta di disattendere le prescrizioni dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. Prossima udienza il 12 dicembre
Caccia, anche il Cga dà ragione agli ambientalisti «Capire perché Regione tralasciò parere dell’Ispra»
Dopo il Tar, a bocciare il calendario venatorio approvato dalla Regione è anche il Consiglio di giustizia amministrativa. Il Cga con una ordinanza dà ragione a Legambiente, Lipu e Wwf, le associazioni ambientaliste che si erano opposte all’apertura della caccia anticipata e alle regole disposte dagli uffici del dipartimento dell’Agricoltura che non avevano tenuto conto dei rilievi fatti dall’Ispra, l’istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.
A sostenere l’istanza delle associazioni sono stati gli avvocati Nicola Giudice e Antonella Bonanno. Il Tar a settembre aveva sospeso il calendario, portando l’assessore regionale Edy Bandiera a prendere atto della decisione. «Le questioni in contestazione, correlate ad accertamenti e valutazioni specialistiche, richiedono un approfondimento sul piano istruttorio, al fine di delibare il grado di attendibilità delle scelte compiute dalla Regione in difformità rispetto al parere dell’Ispra – si legge in una nota delle associazioni in cui vengono riprese le parole dei giudici -. Occorre disporre una consulenza tecnica d’ufficio finalizzata ad acquisire, in primo luogo, un quadro di sintesi, chiaramente intellegibile, in ordine sia agli standard di tutela prescritti dalle direttive europee e dalle linee guida della commissione europea che ai principali approdi della letteratura scientifica richiamata dalla Regione».
Adesso toccherà a un esperto – nominato dallo stesso Cga – fare una valutazione dei motivi che hanno spinto la Regione a non tenere conto del parere Ispra. Parere non vincolante, ma che poteva essere disatteso soltanto a fronte di analisi ulteriormente approfondite e aggiornate. Scenario quest’ultimo che per le associazioni non sarebbe verosimile. La prossima udienza è fissata per il 12 dicembre. Fino ad allora l’assessorato sarà tenuto a fare rispettare il divieto di caccia al coniglio in tutta l’Isola, a chiudere anticipatamente al 20 gennaio la caccia a cesena, tordo bottaccio e tordo sassello, anticipare al 10 gennaio quella alla beccaccia e, soprattutto, non potranno protrarre le attività fino a fine gennaio così come in un primo tempo deciso.