E' partito nel caos il nuovo Bus rapid transit, la linea pubblica veloce che collega il nord al centro città. Stamani, già dalle 7.30, lunghe code e scorrimento paralizzato in via Passo Gravina - dove è rimasta bloccata anche un'ambulanza - ma anche in altre arterie che fanno parte del percorso del bus. A snellire il flusso di auto non è bastato neppure il gran numero di uomini della polizia municipale, presenti ad ogni incrocio. «Un assurdo!», commenta Mario, catanese che stamani è rimasto imbottigliato nell'ingorgo
Brt, inaugurazione con traffico in tilt Un cittadino: «Che succederà senza vigili?»
Arterie paralizzate, lunghe code, traffico in tilt. E’ partito nel caos stamattina il Brt, Bus rapid transit, il nuovo servizio di collegamento pubblico con percorso riservato che va dal parcheggio Due obelischi, a nord della città, a piazza Stesicoro. Presentato nei giorni scorsi come «veloce, economico, puntuale», dalla sua prima uscita, però, pare non essere esattamente in linea con la prima parte dello slogan. «Già stamattina alle 7.30 via passo Gravina era tutta bloccata», racconta Mario G., un cittadino che stamani si è ritrovato imbottigliato in un groviglio di auto decisamente fuori dalla norma. «Ad essere paralizzata è soprattutto quella che era stata denominata “via di fuga dei Paesi Etnei” – spiega a CTzen – con macchine ferme in coda e ambulanze che non possono passare».
Ma il caos non ha riguardato solo via Passo Gravina, arteria nevralgica che collega i paesi etnei alla città. Ad essere paralizzate, nonostante l’ora tra le più favorevoli per lo scorrimento del flusso di automobili, anche le altre vie interessate dal passaggio del Brt. «La strada che porta al parcheggio scambiatore è chiusa», racconta ancora Mario. «La corsia verso i Due obelischi, salendo da via Pietro Novelli, è stata trasformata in doppia corsia, creando così un mega imbuto all’altezza della rotonda». Senza contare i disagi per gli automobilisti che arrivano dai Comuni pedemontani. «Tutte le macchine che vengono da San Paolo, Gravina e Santa Agata Li Battiati sono bloccate sulla rampa a scendere».
Stamattina la situazione più preoccupante si è però registrata in via Passo Gravina, dove «sono stati posti dei semafori all’altezza della nuova rotonda costruita insieme al Brt, che bloccano la circolazione rotatoria appena arriva il bus. Un assurdo!», afferma Mario. Ma il traffico in tilt accompagna automobiliti e lo stesso bus veloce anche oltre la grande arteria a nord della città. «Quando il Brt arriva al Tondo Gioeni, ha una corsia preferenziale solo sotto il ponte e solo fino a un certo punto: dopo, si incolonna con le auto, per poi scendere verso via Etnea», spiega Mario.
«Lungo tutto il tratto ci sono un gran numero di vigili che bloccano le auto quando vedono che il bus sta per arrivare, specie nelle zone dove per il Brt non c’è corsia preferenziale, ma solo delle strisce verdi sull’asfalto», racconta Mario, facendo riferimento allo speciale dispiegamento di polizia municipale presente stamattina sulle strade per regolare il traffico in occasione dell’inaugurazione della nuova linea rapida. «Ma domani, quando non ci saranno i vigili, che succederà? E’ una tragedia!».
Bilancio decisamente diverso per il Comune, secondo cui, all’esordio del Brt, spetta invece un voto positivo. «Anche nel momento critico dellora di punta – spiega Giacomo Guglielmo, esperto del sindaco sulla mobilità in un articolo di LivesiciliaCatania firmato da Melania Tanteri – lautobus ha rispettato i tempi previsti, riuscendo a completare lintero percorso in 50 minuti. Cè qualche problema nelle zone in cui manca il cordolo e il bus deve camminare insieme alle automobili, ma siamo in fase di rodaggio fino a domenica aggiunge e interverremo dove possibile per limitare i disagi». Ma non tutti sono d’accordo. Come Fabio Grasso, che sempre su LivesiciliaCatania, commenta così la risposta di Guglielmo: «L’importante era rispettare i tempi per completare il percorso… Gli autobus viaggiano completamente vuoti e la fila delle auto arrivava a San Paolo».