Ritmi accattivanti, sonorità ipnotiche, elettronica cerebrale, geniale. Tutto questo e molto di più nellultimo lavoro del giovane Andrew Brooks
Brooks: ‘Red Tape’
Angry Andrew Brooks ce lha proprio nel sangue, la musica elettronica. Fa la prima comparsa sulla scena musicale a soli 16 anni, con un pezzo, Electric Dance Machine, che lascia a bocca aperta la Mantis Recordings, che inevitabilmente chiederà al giovane talento di registrare un LP intero. You, Me & Us, lalbum che viene fuori nel 2002, è davvero un inaspettato brillante esordio.
Ed eccolo di nuovo qui, Angry Andrew, che vanta fra laltro collaborazioni con Scissor Sisters e Human League. Red Tape è lulteriore testamento della sua elettronica minimale, fredda e allo stesso tempo profonda, camaleontica. Un ipnotizzante, allucinato, ben fatto gioco di suoni e rumori.
Linsieme delle tracce sembra quasi una catena di montaggio industriale, dove techno, elementi anni 80 e sonorità tedesche si mescolano in ritmi ossessivi e decisamente ballabili (Roxxy), con un accenno alla deep house in Burning Buxx . E ancora, un mix di riff acustici e clarinetto nellintro di Bedbugs, che rimane da sfondo per tutto il pezzo; apice della malinconia nella versione ipnotica e robotica di Man Size di PJ Harvey; sonorità gotiche e notturne in Do The Math; ritmi accattivanti e veloci in Restoration.
E molto, molto altro in questo album cerebrale ed eclettico, raffinato e ricercato, senza dubbio un prodotto originale e che, per gli appassionati del genere, è destinato a diventare un tassello fondamentale nel campo dellelettronica moderna.
Soundslike, 2004 ( www.musicandaccidents.com )