Allarme bracconaggio nella piana di Gela. Le guardie venatorie del WWF hanno presentato un video-denuncia che documenta le gravi violazioni commesse nella zona, classificata di importanza internazionale per la tutela dell’avifauna. Nonostante i divieti imposti dalla Regione Siciliana, la caccia prosegue indisturbata in quella che il WWF definisce «un vero far west venatorio». Le immagini, […]
Foto di frame video WWF
Bracconaggio nella piana di Gela, la video denuncia del WWF
Allarme bracconaggio nella piana di Gela. Le guardie venatorie del WWF hanno presentato un video-denuncia che documenta le gravi violazioni commesse nella zona, classificata di importanza internazionale per la tutela dell’avifauna. Nonostante i divieti imposti dalla Regione Siciliana, la caccia prosegue indisturbata in quella che il WWF definisce «un vero far west venatorio». Le immagini, girate lo scorso 21 settembre, mostrano cacciatori armati a Manfria e Desusino in pieno silenzio venatorio, tra le case e persino sui binari della ferrovia, mettendo in pericolo la sicurezza pubblica.
Le guardie WWF, che hanno utilizzato anche droni per documentare il fenomeno del bracconaggio nella piana di Gela, denunciano fughe rocambolesche, vedette e chat WhatsApp usate per eludere i controlli. Secondo l’associazione ambientalista, non si tratta di semplici infrazioni, ma di veri e propri reati contro il patrimonio faunistico dello Stato, che mettono a rischio la sicurezza dei cittadini e l’integrità delle aree protette.
Bonfanti: «Bracconieri agiscono con spavalderia e senso d’impunità»
La piana di Gela è un mosaico di aree protette e riserve naturali come il Biviere di Gela e la Sughereta di Niscemi, che ospitano specie migratorie di altissimo valore naturalistico. Eppure, secondo il WWF, il bracconaggio continua in un contesto di illegalità diffusa, nonostante gli sforzi delle guardie venatorie del nucleo di Caltanissetta, che dal 2018 hanno sanzionato decine di cacciatori e segnalato numerosi reati alla procura di Gela. «Mettiamo il massimo impegno, ma da soli non possiamo fronteggiare questa situazione – spiega Ennio Bonfanti, coordinatore regionale della vigilanza WWF Sicilia – I bracconieri agiscono con spavalderia e senso d’impunità, e servono interventi concreti delle forze dell’ordine per fermare chi danneggia il nostro patrimonio naturale».