Il 24enne, ucciso nei giardinetti di via Tasso la notte del 4 dicembre, avrebbe discusso in maniera animata con i fratelli De Simone. Che poco dopo, insieme a Davide Greco, avrebbero compiuto l'agguato mortale. A incastrare i tre anche le telecamere di videosorveglianza. Guarda le foto
Boscarino, un litigio all’origine dell’omicidio Fondamentali le testimonianze degli amici
Un violento diverbio. Ci sarebbe questo all’origine dell’omicidio di Alessio Boscarino, il 24enne ucciso a colpi di pistola a Priolo Gargallo, in provincia di Siracusa, la notte tra il 3 e 4 dicembre. La vittima avrebbe discusso animatamente con Christian e Roberto De Simone, i due fratelli che due sere fa si sono presentati spontaneamente in questura dopo una settimana di ricerche da parte degli agenti della Squadra mobile. Sarebbero loro i complici di Davide Greco, il 28enne fermato 48 ore dopo il delitto e sospettato di essere l’autore materiale dell’omicidio.
La ricostruzione di quanto accaduto nei pressi dei giardinetti di via Torquato Tasso è stata diffusa questa mattina durante la conferenza stampa che si è tenuta nei locali della questura. Specificato il numero dei bossoli ritrovati sul luogo dell’omicidio: sono stati cinque, di calibro 9.21, tre dei quali hanno colpito Boscarino. Al momento dell’agguato, nella zona si sarebbero trovate diverse persone, tra le quali alcuni amici del 24enne che, ascoltati dagli inquirenti, hanno descritto le sembianze e i vestiti dei tre. Il primo a essere fermato è stato Greco, grazie proprio al ritrovamento degli indumenti usati la sera del delitto. Fondamentali, inoltre, anche le riprese delle telecamera di videosorveglianza.
L’inchiesta, coordinata dal procuratore capo Francesco Paolo Giordano, è affidata alla sostituta Margherita Brianese. La magistrata si occuperà di interrogare i tre presunti responsabili, che al momento si trovano rinchiusi nel carcere di Cavadonna.