La fondazione Vincenzo Pisano ha messo a disposizione 49 assegni destinati a studenti meritevoli residenti nel Comune del Siracusano. A breve partirà anche un servizio di mentoring che vedrà professionisti locali affiancare i giovani concittadini nella loro formazione. Tutti progetti nati grazie alla generosità di un lentinese che «nonostante la lontananza era rimasto molto legato alla sua terra», spiega la presidente del cda, la docente di Unict Rossana Sampugnaro
Borse di studio per gli studenti lentinesi I fondi dall’eredità dell’ingegnere-benefattore
Quarantanove borse di studio per altrettanti giovani residenti a Lentini, in provincia di Siracusa, e un servizio di mentoring che coinvolgerà professionisti del luogo. È quanto ha messo a disposizione la fondazione Vincenzo Pisano onorando le disposizioni testamentarie dell’ingegnere lentinese morto senza eredi nel 1969 a 93 anni. I fondi – un consistente lascito disposto da Pisano nel suo testamento stilato nel 1968 – sono destinati a studenti delle scuole superiori e universitari; quest’anno, per la prima volta, una borsa sarà destinata anche ai dottori di ricerca e agli iscritti ai master di II livello. «Gli interessi del patrimonio vengono destinati alle borse», spiega Rossana Sampugnaro, docente di Sociologia dei fenomeni politici dell’ateneo di Catania e presidente del consiglio d’amministrazione della fondazione.
I primi sostegni economici ai giovani di Lentini vengono dati nel 1998, con una cerimonia presieduta da don Luigi Ciotti, fondatore di Libera. «I beni arrivano alla disponibilità del Comune solo nel 1987» a causa di una controversia con i parenti di Pisano esclusi dal testamento, racconta la professoressa. L’ingegnere, trasferitosi da giovane a Roma, «nonostante la lontananza era rimasto molto legato alla sua terra». E, da siciliano che aveva vissuto entrambe le guerre, ben conosceva le difficoltà affrontate da una famiglia nell’appoggiare la scelta di un figlio di proseguire gli studi. Probabilmente nasce da qui la decisione di devolvere le proprie ricchezze in favore di giovani concittadini meritevoli e bisognosi di aiuto.
Gli unici requisiti di partecipazione – oltre alla residenza nel Comune del Siracusano e l’età inferiore ai 29 anni – sono il profitto e un reddito non elevato; le domande devono essere presentate entro martedì 11 marzo. Per gli iscritti alle scuole superiori le borse saranno di 500 euro; mille per gli universitari triennali, specialisti e magistrali dell’università di Catania. Più alta, 1500 euro, la cifra stanziata per chi studia fuorisede o all’estero. Per quanti stanno continuando la formazione post-laurea è prevista la cifra di duemila euro.
«Le richieste solitamente si aggirano attorno ai 150-200 studenti, oltre un terzo della nostra disponibilità», prosegue Sampugnaro. L’ultima tornata si è tenuta nel 2010 perché nei due anni successivi all’interno del consiglio comunale lentinese non si è trovato l’accordo per le nomine del Cda. Il nuovo consiglio si è insediato a ottobre e «una volta entrati in servizio, abbiamo dato la precedenza a quanto ci chiedeva la città, ossia il sostegno economico agli studenti». Ma una volta completata la procedura – assicura la docente – «creeremo un archivio e raccoglieremo il materiale conservato negli anni dagli altri presidenti del Consiglio».
E non è la sola iniziativa che il nuovo Cda vuole seguire. «Intendiamo onorare la volontà di Pisano con attività che non siano solo economiche». Per questo motivo, parallelamente agli aiuti economici e al sostegno di progetti giovanili finanziati risparmiando sui gettoni di presenza dei membri dell’ente, la fondazione sta portando avanti un’altra idea, quella di mentoring: «Selezioneremo dei professionisti locali affermati che affiancheranno dei giovani in formazione». Secondo la docente «fa differenza essere laureati di prima o seconda generazione». E Rossana Sampugnaro parla per esperienza diretta: «Se avessi avuto qualcuno che mi avesse consigliato, sarebbe stato meglio». L’approccio al diverso ritmo di studio, la prima bocciatura, gestire le sessioni di esami, quali materie affrontare per seguire il percorso migliore. Tutte informazioni che «il mentore, nell’accezione classica del termine, potrà scambiare» con un concittadino alle prese con i momenti più importanti della formazione personale e accademica.
[Foto di Fondazione Pisano]