La presidente ha scritto una lettera di invito e una piccola delegazione composta da dodici abitanti del quartiere popolare di Palermo partirà alla volta di Roma il prossimo 30 maggio per ricambiare la visita ricevuta. Di Gangi: «Questo interesse serve a non spegnere i riflettori sul rione»
Boldrini invita le donne dello Zen a Montecitorio «Ho pensato molto alla realtà difficile in cui vivono»
«Di ritorno dalla visita allo Zen ho pensato molto alle persone incontrate e alla realtà difficile che vivono». La presidente della Camera Laura Boldrini non dimentica la tappa nel quartiere popolare di Palermo e decide di scrivere una lettera per invitare a Montecitorio «la signora Enza e le sue amiche», le donne con cui si è soffermata. «Un gesto che serve a non fare spegnere i riflettori accesi sullo Zen e per dimostrare che non si è trattato solo di una passerella» commenta Mariangela Di Gangi, presidente dell’associazione ZenInsieme e destinataria della missiva.
«Sapevamo dell’autenticità dell’interesse di Boldrini – continua Di Gangi – ma ricevere la lettera ci ha fatto molto piacere». E sarà una piccola delegazione formata da 12 donne quella che partirà da Palermo alla volta di Roma il prossimo 30 maggio per ricambiare idealmente la visita ricevuta. «Per le donne del quartiere sarà anche un’occasione importante quella di poter varcare la porta di uno di quei palazzi che sembrano così lontani visti dallo Zen, che da sempre è sinonimo di periferia dimenticata».
Nel corso dell’incontro di Palermo Laura Boldrini aveva già ascoltato le richieste degli abitanti delle insule, promettendo il suo impegno per sollecitare gli interventi di cui il rione ha bisogno. «E qualcosa sembra che si stia già muovendo, almeno a livello comunale – Spiega Di Gangi – Il sindaco ha infatti garantito che sarà allestita una task force che si occuperà del quartiere sulla falsa riga di quanto successo per il parco della Favorita. Saranno lavori di manutenzione ordinaria, dalla pulizia delle strade al ripristino dell’illuminazione pubblica, ma per noi sono straordinari. La nostra associazione si è messa a completa disposizione dell’amministrazione e siamo fiduciosi che le cose allo Zen possano migliorare. Stiamo lavorando per questo».