Blutec in insolvenza, i sindacati chiedono chiarezza «Termini come Ilva e Alitalia, intervenga lo Stato»

«Blutec non esiste più: la situazione debitoria è un disastro ed è stato definito lo stato di insolvenza. Eppure oggi il governo ha la possibilità di utilizzare stabilimenti e lavoratori che ci sono, attraverso risorse pubbliche, per trovare delle soluzioni industriali e occupazionali e dare una svolta a una vertenza lunghissima come quella di Termini Imerese». Prova a vedere mezzo pieno il bicchiere Roberto Mastrosimone, segretario regionale della Fiom. La storia dell’ex stabilimento Fiat però è una storia in perenne affanno: sono passati otto anni dall’abbandono del territorio palermitano da parte del colosso automobilistico. Ma il rilancio industriale resta un miraggio.

Blutec, l’azienda che è subentrata a Fiat, è in insolvenza, così come appurato dalla sentenza depositata l’8 novembre 2019. ««All’interno di questa procedura – spiega Vincenzo Comella, segretario provinciale della Uilm – sono definite le cose da fare per tutelare i lavoratori dai crediti che ha l’azienda. Ci siamo già messi in contatto sia con i nostri legali che con i commissari nazionali, per capire quali possono essere le prossime mosse». La strategia è ancora in divenire, visto che dal deposito dell’atto di insolvenza ci sono 120 giorni per definire le necessarie azioni. La prospettiva più plausibile, a questo punto, potrebbe essere il fallimento di Blutec, così come richiesto dalla procura di Torino. 

Anche perché ciò renderebbe più facile l’arrivo di nuove imprese, interessate a subentrare senza accollarsi i debiti delle gestioni passate: Blutec tra l’altro sta affrontando un processo per malversazione ai danni dello Stato con l’accusa di aver utilizzato per propri scopi parte dei 20 milioni di euro prestati da Invitalia per rilanciare proprio il sito di Termini Imerese. Nel frattempo per i 700 operai del diretto e i 300 dell’indotto le prospettive per il nuovo anno sono poco confortanti. «Siamo all’oscuro di novità – dice Roberto Mastrosimone – L’unico fatto positivo è che siamo andati in amministrazione straordinaria e stiamo rinnovando la cassa integrazione per il 2020. Però è chiaro che dal punto di vista del rilancio industriale non ci sono nuove notizie». 

Certo, come dice un detto popolare, almeno se non mangiano carne bevono il brodo. Ma per i lavoratori di Termini Imerese gli ammortizzatori sociali vanno avanti da otto anni, e tutti i governi che si sono avvicendati – così come per Alitalia o Ilva, d’altra parte – hanno sempre promesso rilanci industriali che non sono mai avvenuti. Solo a distanza di anni si è cominciato ad ammettere che l’abbandono di Fiat è stato troppo drastico – così come quello di Eni a Gela, d’altra parte. E chissà quanti altri anni ci vorranno prima di affermare che la riconversione è stata solo una narrazione

«Noi siamo nella stessa situazione di Ilva o Alitalia- analizza Mastrosimone – Siamo in amministrazione straordinaria da tempo, così come le altre due grandi aziende. Di situazioni esplosive ce ne sono insomma tante. Ma Termini ha la stessa dignità. Da questo punto di vista è il governo, attraverso i tre commissari nominati per Blutec, che può intervenire con risorse pubbliche così come si è fatto più volte con Alitalia e come si vuole fare con l’Ilva. Quella palermitana è una delle vertenze più lunghe d’Italia. A questo punto le soluzioni sono due: o si trovano nuovi imprenditori o è lo stesso Stato, attraverso ad esempio Invitalia, che prende in carico l’obiettivo del rilancio industriale del territorio».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]