Bilancio, il Consiglio comunale approva il Rendiconto «Meno tasse nonostante riduzione contributi statali»

Dopo la relazione dell’assessore Luciano Abbonato in aula, il Consiglio comunale nella seduta di oggi ha approvato il rendiconto di bilancio 2015, passato con quindici voti favorevoli e cinque contrari (quelli dei consiglieri di opposizione Mineo, Tantllo, Ferrara, Monastra e Sanlorenzo). Nel dettaglio, il documento approvato registra una riduzione della pressione tributaria, che passa da 718,6 euro a 686,6 euro pro capite, pur in presenza di un quadro di finanza pubblica regionale e nazionale caratterizzato da fortissime restrizioni per gli enti locali. Continuano a diminuire i trasferimenti erariali, che dai 446 milioni del 2012, sono scesi a 170 nel 2015. Nell’ultimo anno, inoltre, per la prima volta le entrate tributarie registrano una netta contrazione, con un meno cinque per cento rispetto al 2014. La causa è da attribuirsi principalmente alla riduzione della Tari, una decurtazione confermata e rafforzata anche per il 2016.

I saldi di competenza e di cassa si mantengono positivi, «a dimostrazione – si legge nella nota del Comune – che la riduzione della pressione tributaria è stata riequilibrata da corrispondenti tagli alla spesa: in particolare la spesa del personale (meno tre milioni, pari a un calo del dato percentuale dell’1,2 per cento) e le spese di funzionamento (meno ottocentomila euro, pari a una -2,2 per cento). Costante è la spesa d’investimento che si attesta a sessantadue milioni e seicentomila euro.

La spesa complessiva per attività sociali, pubblica istruzione e cultura si attesta a 92 milioni, con un aumento di denaro destinato a questi settori equivalente a settecentomila euro). «Rimane costante il debito, il cui indice, 1,37 per cento, è tra i più bassi d’Italia», si legge ancora nella nota dell’amministrazione, che anche per il 2015 non ha mai fatto ricorso ad anticipazioni di tesoreria. Per quel che riguarda le aziende partecipate, per il secondo anno consecutivo si registra un utile consolidato, con una novità la cui portata è definita ‘storica’ dall’amministrazione: due aziende, Sispi e Amg, in sede di approvazione del loro bilancio 2015 hanno distribuito un dividendo all’azionista Comune pari a circa due milioni di euro.

L’assessore al Bilancio Luciano Abbonato ha espresso la propria «soddisfazione per la conferma del buon andamento della finanza comunale e la svolta impressa nella gestione delle aziende partecipate che hanno ormai interiorizzato la logica del bilancio consolidato e gli obiettivi di efficienza e produttività. Sembra passato un secolo, ma sono trascorsi appena quattro anni – ricorda il componente della giunta – da quando il comparto delle partecipate produceva cinquanta milioni di euro di perdite all’anno con un livello di servizi quantitativamente e qualitativamente oggettivamente inferiore a quello odierno».

Anche il sindaco Leoluca Orlando ha voluto commentare i dati relativi alle aziende partecipate: «Non c’è azienda comunale che oggi non abbia ampliato significativamente la gamma dei propri servizi e che non abbia ritrovato la dovuta attenzione sulla qualità delle prestazioni. Essere riusciti a raggiungere questo obiettivo, riducendo al contempo le tasse comunali, è la dimostrazione che il problema non stava nella quantità di risorse disponibili – ha spiegato – quanto nell’enorme livello di sprechi e inefficienze che caratterizzava la loro gestione».

Un rendiconto positivo, insomma, secondo l’amministrazione. Un parere al quale fa da contraltare il giudizio di alcuni esponenti dell’opposizione a Sala delle Lapidi. Tra questi, il capogruggo dei Comitati civici Filippo Occhipinti: «Il bilancio votato oggi in città è la fotografia di un insuccesso e rappresenta bene come non si amministra una città: tasse alte, servizi pessimi, meno autobus, più rifiuti e costi in aumento di otto milioni delle partecipate. Non viene valorizzato il patrimonio comunale e non si ha notizia dei proventi dei condoni, con introiti mancati per quaranta milioni di euro. Si sbandiera una riduzione del costo del personale che va imputata soltanto ai pensionamenti. Bollette e affitti sono troppo alti, mentre gli sprechi restano». Per il consigliere, «questa amministrazione ha fallito e lavorato male, i palermitani se ne sono accorti e agiranno di conseguenza alle prossime elezioni».


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