La commissione Bilancio riscontra anomalie nel 10 per cento dei tre miliardi sotto esame, perché ha trovato capitoli con appostamenti finanziari maggiori rispetto al passato. Intanto l'assessore all'Economia annuncia che il ricorso alla proroga dell'esercizio provvisorio «è strada obbligata»
Bilancio, chiesti chiarimenti su 300 milioni Baccei: «Esercizio provvisorio oggi in aula»
«Porteremo il testo dell’esercizio provvisorio in aula, a questo punto mi pare una strada obbligata». Parole dell’assessore all’Economia Alessandro Baccei. Arrivate all’indomani della seduta della commissione Bilancio nel corso della quale la maggioranza dei rappresentanti dei gruppi parlamentari si è espressa, ancora una volta, in direzione della proroga dell’esercizio provvisorio per un altro mese. Nel bilancio ci sono poste per 3 miliardi di euro sulle quali la commissione ha chiesto spiegazioni al governo Crocetta, sollecitandolo a presentare il prima possibile relazioni tecniche dettagliate su ogni singola spesa iscritta nel documento contabile di previsione per il 2017.
Un colpo di scena arrivato dopo una giornata fiume, quella di ieri, conclusasi solo a tarda notte. Il presidente Vincenzo Vinciullo (Ncd), assieme ad alcuni componenti della commissione e ai funzionari del Bilancio, hanno passato al setaccio oltre ottomila capitoli del bilancio, riscontrando presunte anomalie. In alcuni capitoli sarebbero state appostate somme maggiori rispetto a quelle che di solito venivano inserite storicamente. «Quindici milioni in più per i consorzi di bonifica a cosa servono?». È una delle tante accuse che Vinciullo, in assenza di molte delle relazioni tecniche dei Dipartimenti regionali, ha rivolto a Baccei.
La commissione ieri ha ascoltato il ragioniere generale uscente Salvatore Sammartano, il dirigente del dipartimento Bilancio Giovanni Bologna, il capo di gabinetto della Presidenza Giulio Guagliano e altri funzionari della Regione. Solo in parte, spiega Vinciullo, «hanno dato una giustificazione plausibile all’aumento delle somme appostate in alcuni dei capitoli sotto esame. Purtroppo non siamo riusciti ad avere risposte su tanti altri aspetti – aggiunge – perché i dirigenti generali dei vari dipartimenti non si sono presentati in commissione, sebbene noi li avessimo convocati».
Da una prima analisi delle carte, i dubbi maggiori sarebbero su almeno il 10 per cento dei tre miliardi sotto esame, circa 300 milioni di euro. Si tratta di somme che il governo ha appostato nel bilancio di previsione, che per la prima volta è stato redatto in base alle nuove disposizioni contabili nazionali. Rispetto al passato, lo stanziamento dei fondi in bilancio deve essere fatto in modo molto più dettagliato. Partendo proprio dalla lettura certosina del bilancio, la commissione ha trovato capitoli con appostamenti finanziari maggiori rispetto al passato. E dunque ha chiesto spiegazioni al governo.
Intanto la seduta questa mattina ha preso il via poco dopo mezzogiorno, ma tra i componenti dell’organismo parlamentare è evidente l’intenzione di andare all’esercizio provvisorio, in attesa di maggiori chiarimenti da parte del governo. Dopo diversi mal di pancia, ecco le parole di Baccei, attese da tutti: «Porteremo il testo dell’esercizio provvisorio in aula, è una strada obbligata».