Nani, streghe, giganti, incredibili avventure...ma anche dell'altro
Big fish, il modo di fare cinema di Tim Burton
TITOLO: Big fish – Le storie di una vita incredibile
PAESE: USA
REGIA: Tim Burton
ATTORI: Ewan McGregor, Albert Finney, Danny De Vito, Steve Buscemi
PRODUZIONE: Bruce Cohen, Dan Jinks e Richard D. Zanuck per Jinks Cohen Company, the Zanuck Company, Columbia Pictures
Big fish, ovvero grande pesce, ovvero lultima fatica cinematografica di uno dei registi più estrosi di Holliwood, Tim Burton, che fa quello che meglio gli riesce, cioè catturare lo spettatore con scenari fiabeschi e racconti incantati.
Il film si poggia su due distinti stili narrativi, dove ad una prima parte vorticosa ed ubriacante, ricca di avvenimenti fantastici, paragonabile ad una sorta di “Alice nel paese delle meraviglie” in versione maschile, se ne contrappone una seconda piatta, riflessiva ed intima, che prepara lo spettatore ad un finale in cui coloro che sono affetti da lacrima facile difficilmente trovano scampo.
Il film è tratto dal romanzo Big fish: a novel of mythic proportions di Daniel Wallace, ma il marchio di fabbrica di Burton è evidente fin dai titoli di testa, col suo stile inconfondibile e la sua maestria nel muoversi sempre sul confine (da egli peraltro immaginato labilissimo) che separa la realtà dallimmaginazione, il tangibile dallastratto.
Interessante osservare come il regista abbandoni quasi del tutto le tonalità dark che hanno caratterizzato parte dei suoi precedenti lavori (la tetra Gotham City dei due primi Batman, il look di Johnny Depp in “Edward mani di forbice”), per puntare su risvolti sentimentali.
Ispirato il cast, che può contare sullapporto di un convincente Ewan Mc Gregor e di due maghi dellistrionismo quali Danny De Vito e Steve Buscemi.