Gli uomini dei vigili del fuoco e della forestale sono stati impegnati tutta la mattina e il pomeriggio di ieri per spegnere diversi roghi che hanno coinvolto alcune aree boschive dei due Comuni etnei. Secondo il sindaco adranita Pippo Ferrante dietro i casi della sua città ci sarebbe la mano dell'uomo
Biancavilla, in fiamme la pineta a Piano Mirio Incendi dolosi anche nel territorio di Adrano
Potrebbe essere stata la mano di qualcuno a provocare l’incendio che dalle 8.50 di oggi ha devastato la pineta di Piano Mirio, in territorio di Biancavilla, nella zona della casermetta, e ricadente nell’area protetta del Parco dell’Etna. Il rogo ha interessato diversi ettari di bosco, anche se è ancora difficile dare una stima precisa. Il fronte del fuoco si estendeva per oltre un chilometro e mezzo. Immediati sono scattati i soccorsi degli uomini della forestale, giunti quasi subito sul posto con due squadre. Il fuoco, alimentato da un forte vento di scirocco, ha reso difficile il controllo delle fiamme che hanno distrutto tutto quello che passava sotto la loro azione devastatrice. Dalle 11 di oggi fino alle 14 hanno operato in zona due Canadair.
Con l’imbrunire il mezzo aereo è stato costretto a restare a terra per le condizioni climatiche. Un altro evento, sempre nel territorio di Biancavilla, ha impegnato il distaccamento del 115 di Adrano per oltre otto ore, in quattro ettari di macchia mediterranea di contrada Boschetto. Anche ad Adrano la situazione non è delle più semplici, soprattutto in contrada Capici, dove nelle ultime 48 ore si sono registrati tre roghi creando una vera e propria emergenza per le centinaia di famiglie che risiedono nelle case popolari di via 4 Novembre e nelle palazzine adiacenti.
Sulla vicenda è intervenuto il sindaco Pippo Ferrante che in una nota ha parlato chiaramente di «natura dolosa degli incendi». «Il danno provocato è particolarmente pesante – ha proseguito il primo cittadino – sia dal punto di vista sanitario che economico. Siamo convinti che i responsabili abitino nella zona, le micro discariche sono infatti create da soggetti che raccolgono materiali lungo le strade, vendono il ferro e depositano tutto il resto nelle vicinanze delle case popolari». «Il comando dei vigili urbani – ha continuato nella nota Ferrante – ha già disposto un servizio di controllo del quartiere. Per quanto mi riguarda ho deciso di incontrare il dirigente del commissariato di Polizia». «Invito i cittadini del quartiere a collaborare, segnalando ogni movimento sospetto alle forze dell’ordine», ha concluso.