Si chiama Riccardo Pelleriti il giovane che ha esploso il colpo di Soviet contro il 21enne di Adrano, che resta ricoverato all'ospedale Cannizzaro di Catania in prognosi riservata. Il biancavillese resta, invece, nel carcere di piazza Lanza
Biancavilla, ha un nome il 23enne che ha sparato È accusato di tentato omicidio. L’arma era illegale
È Riccardo Pelleriti il 23enne biancavillese accusato del tentato omicidio del ragazzo di 21 anni di Adrano. Sarebbe stato lui a esplodere il colpo di arma da fuoco che, nella tarda serata di sabato, ha posto fine a una maxi rissa in via dell’Uva, nella zona delle case popolari biancavillesi. I militari di Paternò hanno ricostruito che l’arma che ha ferito all’addome il giovane adranita, causandogli una frattura al bacino e una lesione alla colonna vertebrale, è un Soviet calibro 7,62×39 illegalmente detenuta.
Il 21enne si trova ancora ricoverato all’ospedale Cannizzaro di Catania in prognosi riservata. Mentre Pelleriti si trova nel carcere di piazza Lanza a Catania, accusato di tentato omicidio e lesioni aggravate.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, tutto avrebbe avuto inizio nella tarda serata di sabato, ad Adrano, dove si sarebbe verificato un incidente stradale tra una moto con a bordo due giovani adraniti e un’automobile guidata da un biancavillese. Ne sarebbe nata una discussione durante la quale il giovane di Biancavilla sarebbe scappato a casa, in via dell’Uva, ma sarebbe stato raggiunto dagli altri per chiarire la vicenda. A quel punto sarebbe scattata la rissa nella quale sarebbero state coinvolte almeno una decina di persone, tra adraniti e biancavillesi. La discussione sarebbe terminata solo con lo sparo esploso dal fratello del conducente del mezzo rimasto coinvolto nell’incidente.