Il progetto Sud km 0 ha visto impegnate unartista italiana e una tedesca, che non si sono mai conosciute ma che per venti giorni hanno vissuto insieme per incontrare persone ed esplorare paesaggi. Il traguardo? La Sicilia
Berlino-Catania, larte viaggia in furgone
Si chiama “Sud km 0” il progetto delle artiste, Maria Domenica Rapicavoli e Janne Schafer, in un viaggio che è iniziato il 4 Giugno a Berlino e si è concluso a Catania il 24 dello stesso mese.
“L’intento di questo viaggio è stato il viaggio stesso”, spiega Raffaela Leone che, insieme ad Alessandra Ferlito (entrambe socie dell’associazione culturale no profit Erbematte) hanno pensato al progetto circa un anno fa, in collaborazione con l’associazione no profit di Berlino ‘Uqbar’.
“È un viaggio nel quale le due artiste hanno condiviso lo stesso spazio – continua la Leone – un furgone attrezzato, che le ha condotte in diversi luoghi (hanno attraversato la parte occidentale della Germania e a seguire la penisola italiana) fino ad arrivare in Sicilia, con la convinzione che questa terra non fosse solo un punto di partenza ma potesse essere anche un punto d’arrivo”.
Maria Domenica Rapicavoli e Janne Schafer non si conoscevano prima di prendere parte a questo progetto: la convivenza di due persone appartenenti a due culture diverse (una italiana, l’altra tedesca), ha arricchito ulteriormente il significato di questo viaggio.
Le artiste hanno dato sfogo alla loro curiosità e voglia di sperimentare interagendo con luoghi e persone: hanno incontrato associazioni culturali, artisti, immigrati, facendo tappa in zone industriali dismesse, zone naturalistiche importanti, luoghi turistici. “È importante dare una connotazione d’identità a questo genere d’esperienza”, afferma Raffaela Leone “in quanto nel viaggio si va alla scoperta di quelli che il cantante Bjork ama definire i ‘paesaggi emozionali’: quelle emozioni, sensazioni interiori che ti legano ad un preciso luogo geografico, ad un preciso contesto culturale. In un viaggio si è sempre alla ricerca dell’origine di qualcosa…”
Dunque un viaggio reale ed ideale insieme, del quale le artiste hanno proposto le cose più importanti avvalendosi di diversi mezzi: foto, blog (nel quale è stato possibile seguirle passo dopo passo), interventi alla radio (anche RadioZammù ha seguito l’evento), installazioni e così via.
Il risultato di quest’esperienza verrà presentato nel 2010 a Berlino, all’interno di un progetto internazionale di Uqbar dal nome Transient Space-The Tourist Syndrome che si occuperà delle dinamiche simmetriche e asimmetriche nel turismo contemporaneo e nella migrazione.
“Credo che attraverso questo viaggio le ragazze abbiano ottenuto tantissime possibilità di collaborazioni con artisti e associazioni di ogni luogo – commenta Raffaella Leone –. È un buon risultato per un’associazione piccola come la nostra”. E conclude: “E soprattutto si fa promozione al Sud”. Che non guasta mai.