Beppe Grillo arriverà a nuoto dallo Stretto di Messina per conquistare la Sicilia

Allora quando arriva Beppe Grillo in Sicilia?

“Arriva, arriva”, ci dice Giancarlo Cancellieri, candidato del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione siciliana.

– Ma è vero che arriverà a nuoto? E’ vero che attraverserà a nuoto lo Stretto di Messina?

“Verissimo. Beppe Grillo è un grande nuotatore. Si immergerà nelle acque dello Stretto, e precisamente a Villa San Giovanni, la mattina del 10 ottobre. Due ore mezza dopo, o tre ore, non possiamo essere troppo precisi con l’orario, arriverà a Messina”.

– Una nuotata simbolica, insomma…

“Diciamo di sì. Diciamo che Beppe Grillo vuole dimostrare che il Ponte sullo Stretto di Messina non serve a nulla”.

Dunque la campagna elettorale siciliana di Grillo comincerà a Messina”.

“Precisamente”.

– Quanti giorni starà in Sicilia Beppe Grillo?

“Quindici giorni”.

– “Quindici giorni? Ma volete per caso vincere le elezioni regionali siciliane? Volete battere Nello Musumeci, Giovanna Marano-Claudio Fava, Rosario Crocetta, Gianfranco Miccichè e Mariano Ferro?”.

“Noi ci proviamo. Vediamo come finisce”.

Ci dica: che farà Beppe Grillo in Sicilia in questi quindici giorni?

“Vuole parlare con la gente. Gireremo tutta l’Isola. Toccheremo tutt’e nove i capoluoghi di provincia. E tantissimi piccoli e grandi centri. Ogni sera, naturalmente ogni volta in un luogo diverso, ci sarà un comizio:un comizio come l’intende Grillo. Girante il giorno, invece, gireremo in lungo e in largo i piccoli e i grandi centri. L’ho detto: Grillo vuole conoscere la Sicilia e i siciliani. Vuole parlare con la gente che incontrerà per le strade: nelle strade, nelle piazze, ne negozi, dentro i monumenti. Ascolterà i siciliani ad uno ad uno. Commercianti, agricoltori, industriali, artigiani, professori di Liceo, impiegati pubblici, docenti universitari, operai, madri di famiglia, anziani, giovani”.

– Avete già un itinerario?

“Se vuole glielo dò. Ma come fa a scriverlo? Sono centinaia di piccoli e grandi centri. Magari le illustro le cose particolari. Andremo, per esempio, sull’Etna. Grillo terrà un comizio, o meglio, uno dei suoi particolari comizi che non sono comizi in senso classico, sui Crateri Silvestri”. (foto a destra, tratta da trekearth.com)

– Sui Crateri Silvestri?

“Sì”.

– Scusi, ma chi verrà fin lassù?

“Un sacco di gente. Pensi, appena si è sparsa la voce abbiamo ricevuto migliaia di telefonate. Sì, penso che sul Cratere Silvestre saremo in mille. Sarà il discorso della Montagna di Beppe Grillo”.

– E poi?

“Gliel’ho detto: saremo in tutta la Sicilia. Messina, Catania, Ragusa, Siracusa, Enna, Caltanissetta, Agrigento, Trapani e chiusura il 25 ottobre a Palermo. Ovviamente, come ho già detto, non solo i capoluoghi di provincia, ma tanti, tantissimi piccoli e grandi centri”.

– Per esempio?

“Come faccio a illustrali tutti? Che so, saremo ad Augusta, che è come Ortigia. Ma che, a differenza di Ortigia, ha di fronte venti chilometri di industrie chimiche. Andremo a Gela. Ci catapulteremo a Niscemi per dire ‘No’ al Muos. Andremo a Sciacca, ad Alcamo e via continuando. Vi faccio avere il programma”.

– Insomma: una campagna elettorale in mezzo alla gente.

“Esattamente. Siamo tra pochi che, entrando nei piccolo e nei grandi centri non vengono mandati a quel paese dalla gente infuriata per come viene gestita l’Italia”.

Adesso parliamo un po’ di Giancarlo Cancellieri candidato alla guida della Sicilia. Come va la campagna elettorale?

“Penso bene. Abbiamo lavorato due mesi e forse più al nostro programma di governo. Un programma condiviso con gli abitanti di ogni piccolo o grande centro della Sicilia che ci ha contattati, ci ha esposto i problemi del luogo e ha fornito un contributo programmatico. Abbiamo lavorato e studiato due mesi. Quando arriviamo in un posto sappiamo già quali sono i problemi. E poi…”.

E poi?

“Vede, quando ci misuriamo nei confronti pubblici con gli altri candidati, come abbiamo fatto oggi pomeriggio (ieri pomeriggio per chi legge, con riferimento all’incontro con i candidati alla guida della Sicilia andato in scena ieri pomeriggio a Palermo, a Villa Filippina ndr), ci accorgiamo che siamo pronti a rispondere ad ogni domanda”.

La vostra, da quanto abbiamo capito, è una campagna elettorale molto programmatica.

“Assolutamente sì. Noi parliamo delle cose che servono alla Sicilia. Non ci interessa perdere tempo a parlar male degli altri candidati. Il tempo che abbiamo a disposizione lo vogliamo impiegare per spiegare ai cittadini quello che vogliamo fare”.

– Che previsioni fate?

“Su questo non siamo bravi. Non facciamo previsioni. Quello che possiamo dire è che stiamo provando a coinvolgere i cittadini attivamente. E che, forti del programma che abbiamo elaborato insieme agli stessi cittadini, siamo pronti a governare la Sicilia”.

Insomma: proverete anche voi a vincere le elezioni siciliane?

“Assolutamente sì. Ci crediamo”.

– Almeno avete qualche previsione sul voto di lista?

“Ribadisco: in queste cose non siamo bravi. Magari raggiungiamo il 15 per cento. Chissà”.

– Proviamo a esprimere un commento su alcuni candidati?

“Proviamoci”.

Rosario Crocetta.

“E’ un poltronaro. Sempre a caccia di poltrone. Ricordo quando era Sindaco di Gela. Diceva di amare Gela di qua e di amarla di là. Pii si è candidato allle elezioni europee. Restando Sindaco. Quando è stato eletto al parlamento europeo ha abbandonato Gela. Ora sta facendo la stessa cosa. Si candida da eurodeputato. Se verrà eletto resterà in Sicilia. E se non verrà eletto? Che farà se arriverà secondo? Guiderà l’opposizione all’Ars? O farà come Anna Finocchiaro, che è fuggita da Sala d’Ercole? Crocetta dovrebbe dire prima quello che vuole fare”.

– Nello Musumeci.

“La prevengo: una persona per bene. Tutti appena si parla di Musumeci dicono: persona per bene a prescindere dall’appartenenza politica. D’accordo. Ma mi chiedo e chiedo: che potrà fare mai una mela sana in un cestino di mele marce?”.

– Gianfranco Miccichè.

“Un calcolatore. Punta ad arrivate terzo per vendersi a chi vincerà”.

Giovanna Marano e Claudio Fava.

“Sono i candidati che si avvicinano di più a noi”.

– Mariano Ferro, il Forcone dei Forconi.

“Un po’ leopardiano. Pessimismo cosmico. Quando lo senti parlare sembra che la politica tradizionale si sia mangiata tutta la Sicilia”.

Beh, volendo…

“Lo so, dice molte cose giuste. Ma un po’ di ottimismo ci vuole. Altrimenti che ci stiamo a fare?”.

 


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