Sulle dimissioni del papa ne abbiamo sentite di tutti i colori. Ma, quella che stiamo per raccontarvi, è davvero sorprendente. Don andrea maggi, parroco ultraortodosso della chiesa di castel vittorio, un piccolo borgo di 350 abitanti nellentroterra di ventimiglia, non perdona a joseph ratzinger, in arte benedetto xvi, la scelta di abbandonare il suo scranno:
Benedetto XVI come Schettino
Sulle dimissioni del Papa ne abbiamo sentite di tutti i colori. Ma, quella che stiamo per raccontarvi, è davvero sorprendente. Don Andrea Maggi, parroco ultraortodosso della chiesa di Castel Vittorio, un piccolo borgo di 350 abitanti nellentroterra di Ventimiglia, non perdona a Joseph Ratzinger, in arte Benedetto XVI, la scelta di abbandonare il suo scranno:
Un pastore non lascia mai il suo gregge. Chi lo fa è un Francesco Schettino. Non contento, il parroco ha bruciato la foto di Papa Benedetto XVI durante la messa del 3 marzo.
Questo è un papa? Non può essere un pastore, un papa, perché ha abbandonato le sue pecorelle. Il Papa e pure voialtri siete tutti degli Schettino.
Immaginate la faccia dei fedeli… Un episodio che, ovviamente, ha scosso la Curia, che come racconta blitzquotidiano.it, ha reagito con sdegno bollando il gesto comeesecrabile….
Al di là della ilarità (o sdegno) che il fatto può suscitare è chiaro il riferimento ad un Vaticano in preda ad una tempesta così violenta da avere provocato un terremoto, mai visto prima, ai suoi vertici. Quindi comunque fa riflettere….
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