A tre giorni dalla conclusione degli scrutinii per le elezioni regionali, c’è ancora chi festeggia e chi deve metabolizzare la sconfitta. E poi c’è anche chi – a metà tra satira e guerilla marketing – manda messaggi senza esplicitare il destinatario, lasciando dunque all’intuizione dei passanti i riferimenti. A Belpasso, in provincia di Catania, questa […]
Belpasso, polemica sui manifesti post-elezioni. Riferimento a «l’ossa co’ sali» rivolto ai delusi
A tre giorni dalla conclusione degli scrutinii per le elezioni regionali, c’è ancora chi festeggia e chi deve metabolizzare la sconfitta. E poi c’è anche chi – a metà tra satira e guerilla marketing – manda messaggi senza esplicitare il destinatario, lasciando dunque all’intuizione dei passanti i riferimenti. A Belpasso, in provincia di Catania, questa mattina sono comparsi una serie di manifesti stilizzati in cui sono ritratti una saliera e un osso. Il rebus offerto agli occhi dei cittadini è di semplice decodifica per chi conosce i proverbi della tradizione: «L’ossa co’ sali». Le ossa con il sale, ovvero l’unica ricetta per chi è rimasto con un pugno di mosche in mano. Immagine che, va da sé, si addice ai delusi delle urne elettorali. Inevitabilmente dunque chiedersi a chi vada la dedica. Nel centro alle pendici dell’Etna fino a sabato scorso erano tre i deputati: Giuseppe Zitelli, di Diventerà Bellissima e candidato in Fratelli d’Italia; la cinquestelle Gianina Ciancio, e Alfio Papale, esponente di Forza Italia.
Se il primo ha ottenuto la riconferma all’Assemblea regionale siciliana e la seconda non ha preso parte alla contesa, per via della regola grillina del limite del secondo mandato, Papale è uscito sconfitto dalle Regionali. Le oltre cinquemila preferenze non sono bastate a garantire all’ex sindaco di Belpasso la riconferma a sala d’Ercole, superato dall’assessore uscente Marco Falcone e dall’acese Nicola D’Agostino, candidato nella lista del partito di Silvio Berlusconi, dopo il recente passato targato prima Pd e poi Matteo Renzi. Indizi a parte, l’ufficialità del destinatario manca, mentre a non mancare sono state le reazioni. La trovata non è andata giù a più di una componente politica, a partire dal primo cittadino Daniele Motta, eletto con Diventerà Bellissima e vicino a Zitelli.
Motta, dalla propria pagina Facebook, si è rivolto agli autori dei manifesti, per poi dare mandato di oscurarli. «A chi sa. A chi l’ha fatto. A chi si sente un vincitore e non sa che la sua visione è miope e superficiale – si legge – Sto già provvedendo a coprire questa sorta di manifesto-messaggio da cui prendo nettamente le distanze. Prima di tutto ci vuole rispetto per tutti e per tutto e questo è un messaggio che è ben lontano dall’essere divertente. Cattivo gusto. Punto». Puntuale anche il commento del circolo cittadino di Forza Italia. «Vorremmo dire “Buongiorno Belpasso” ma purtroppo la nostra città non ha avuto un bel risveglio. In mattinata – si legge in una nota – ci siamo accorti di come alcuni stalli per l’affissione dei manifesti di propaganda elettorale sono stati ricoperti da manifesti che offendono Belpasso e i belpassesi. Tutto il gruppo di Forza Italia Belpasso si dissocia categoricamente da tutte quelle squallide espressioni di degrado come quella di oggi. Auspichiamo che l’amministrazione comunale in sinergia con il Comando dei Vigili Urbani possa, tramite il servizio di videosorveglianza, trovare e punire i colpevoli di questa bassezza».
Nelle stesso ore sul sito Noninlinea.it è comparso anche un testo in cui si fa cenno al Partito democratico come argine al «clima che vogliono instaurare a Belpasso». «Ordinariamente nelle competizioni, anche elettorali, gli sconfitti si congratulano con il vincitore e il vincitore riconosce agli sconfitti che sono stati avversari leali – si legge -. Per alcuni, a Belpasso, questa elementare regola di galateo non si applica, c’è invece chi gioisce più per le sconfitte degli altri che per le proprie vittorie».