La delibera è stata approvata durante la prima seduta del Consiglio comunale presieduta dalla nuova presidente Patrizia Vinci. Una nuova vita per tre ettari di terreno comunale in stato di abbandono. «Rientra tra i nostri obiettivi», dichiara il sindaco Daniele Motta
Belpasso avrà il suo bosco in città: il progetto Sciaraviva «Tutela della biodiversità e sviluppo di ecosistema sano»
Da terreno comunale in stato di abbandono a bosco in città. Il primo passo è stato fatto ieri con l’approvazione in Consiglio comunale (il primo dopo le polemiche per l’elezione della presidente Patrizia Vinci) della delibera che prevede la realizzazione del Bosco Sciaraviva. Un progetto proposto da venti associazioni locali per «contribuire alla tutela della biodiversità e favorire lo sviluppo di un ecosistema sano» che è stato accolto dall’amministrazione e dal sindaco Daniele Motta. Tre ettari di superficie di sciara tra Belpasso
e la Madonna della Roccia che verranno sottratti alla cementificazione, piantumati e
valorizzati. «Rientra tra i nostri obiettivi – dichiara il primo cittadino – nel contesto di una più ampia azione di conservazione e recupero del
benessere del territorio, di gestione sostenibile del verde cittadino per perseguire la
tutela ambientale».
Una nuova vita per il terreno di proprietà comunale in contrada Giampasquale, già assoggettato a vincolo paesaggistico ma attualmente in stato di abbandono. Il progetto comprende un sistema complesso che include il Parco delle Torrette con molti sistemi di terrazzamento, in parte ancora perfettamente conservati; la Regia Trazzera; il margine occidentale della colata lavica generata dalla devastante eruzione del 1669; il nascente Sentiero delle Sciare; una Dagala, circondata dalla colata del 1669 e già sottoposta a vincolo boschivo, con all’interno un rigoglioso bosco di querce, una porzione del vecchio Acquedotto Bosco Etneo, terrazzamenti e muretti riconducibili alle pertinenze dell’antica Malpasso.
«A completamento del progetto – si legge nel documento presentato delle associazioni – nella porzione inferiore del terreno comunale è prevista la collocazione di un teatro all’aperto liberamente ispirato al celebre Teatro Andromeda sui Monti Sicani, nel territorio di Santo Stefano di Quisquina (in provincia di Agrigento), da realizzarsi a totale impatto zero, nel pieno rispetto di quei criteri di sviluppo sostenibile, confacenti allo spirito di contrasto ai cambiamenti climatici e salvaguardia dell’ambiente». Da parte del Comune è Salvo Pappalardo il consigliere incaricato che ha coordinato i
lavori preliminari e seguirà più da vicino le fasi di realizzazione del progetto. Le venti associazioni coinvolte sono: Sciarablog, Arci, Club alpino italiano,
L’informazione, Misericordia, Lennon Festival, Vivere Verde, Presidio partecipativo
Valle del Simeto, Agesci, Pro Loco, Fondazione Carri di Santa Lucia, Donkey
Riders, Impegno civico, Parrocchia santissima Immacolata, Fabula sicula e Bc
Sicilia
Belpasso.