Una corsa contro il tempo per evitare una nuova emergenza. Se si dovesse presentare qualche imprevisto, infatti, potrebbe scoppiare in estate. Nel frattempo, la Regione è corsa ai ripari con una manifestazione d’interesse per il trasferimento della spazzatura in altre regioni. Segno che l'allarme non riguarda solo il capoluogo
Bellolampo, avanti con i lavori alla sesta vasca Ma i rifiuti potrebbero venire spediti fuori Sicilia
Sei mesi per ampliare l’argine della sesta vasca in attesa della nuova, con consegna del primo lotto a gennaio-febbraio del 2019. Una corsa contro il tempo a Bellolampo per evitare il ripetersi di una nuova emergenza rifiuti. Se si dovesse presentare qualche imprevisto, infatti, potrebbe scoppiare proprio in piena estate, tra luglio e agosto. Nel frattempo, la Regione è corsa ai ripari pubblicando a marzo una manifestazione d’interesse per il trasferimento della spazzatura fuori dalla Sicilia. Segno che l’emergenza riguarda tutta l’Isola, con le discariche ormai al collasso, e non solo il capoluogo dove la raccolta differenziata è ferma al palo con percentuali intorno al 15 per cento.
Tutto dipenderà dal rispetto cronoprogramma e dalla tenuta della sesta vasca fino al completamento dei lavori di ampliamento. Data per satura a giugno, per i tecnici Rap dovrebbe reggere fino a settembre. Intanto, a fine aprile, i tecnici hanno depositato l’avviso di procedura integrata aia-via per l’ampliamento del bacino. Il progetto, che prevede due varianti, è stato protocollato dal dipartimento e, dopo il via libera della Regione, potrebbe partire già dal prossimo mese. Sono 90 i giorni previsti previsti per portare a compimento l’opera, con consegna a settembre, giusto in tempo per vedere l’avvio degli interventi per il nuovo bacino. L’innalzamento degli argini darebbe respiro fino a gennaio, data di consegna del primo lotto, per la cui realizzazione sono previsti soli sei mesi.
Con delibera del Consiglio dei Ministri dell’8 febbraio 2018, infatti, è stato dichiarato per 12 mesi lo stato di emergenza per i rifiuti. Fra gli interventi previsti dall’ordinanza, sono stati disposte le risorse per la realizzazione del nuovo bacino nel bando pubblicato il 9 maggio scorso: circa 28 milioni di euro per la realizzazione di una vasca di 960 mila metri cubi di capienza. Eppure il rischio che qualcosa non vada per il verso giusto è sempre dietro l’angolo. Complice l’estate, il volume dei rifiuti cresce di pari passo con il volume di presenze nell’Isola. Prende corpo, così, l’ipotesi di un piano B messo a punto dalla Regione, ovvero del trasferimento dei rifiuti fuori dall’Isola, per un importo complessivo di 40 milioni di euro e una durata massima di un anno.
Al momento, però, rimane solo un’ipotesi. A Bellolampo ormai è tutto pronto: la Rap ha già ricevuto riscontri chiari dalla Regione per la realizzazione della settima vasca, mentre per la sesta la prossima settimana potrebbe essere formalizzato l’ok dai tecnici dall’assessorato. Il timore, semmai, è che l’azienda possa trovarsi in difficoltà per l’assenza di un nuovo cda dopo le dimissioni dell’ex presidente Roberto Dolce a settembre dello scorso anno. Spetterebbe ancora una volta al collegio dei revisori, guidato da Vizzini, seguire questa fase così delicata pur in assenza di pieni poteri. Il tema di fondo, ad ogni modo, rimane sempre lo stesso: con una raccolta differenziata che non decolla, l’emergenza a Palermo tornerebbe a presentarsi anche con la nuova vasca.