Basket, Virtus Eirene Ragusa risorge contro Broni Crolla l’ Orlandina, cadono Agrigento e Trapani

Si è appena concluso un week end ricco di impegni per le squadre siciliane di basket.

Serie A
Segafredo Bologna-Betaland Capo d’Orlando 88-52
Brutto tonfo per la squadra di coach Di Carlo che in terra emiliana crolla con un gap impressionante di 36 punti. La gara si mette subito in discesa per i bolognesi che con Gentile trovano i primi sette punti della gara. Dopo cinque minuti il divario è già profondo: 16-3. I siciliani provano a rifarsi sotto , ma Bologna chiude il primo quarto sul 27-15. Nella seconda frazione, i paladini accorciano fino al -8 prima che la Segafredo si affidi nuovamente a Gentili che scava nuovamente il solco e riporta i suoi sul +18, gap mantenuto fino all’intervallo lungo (48-30). Al rientro sul parquet, con la gara già ipotecata, i bianconeri continuano a macinare gioco e volano sul 66-34 alla terza sirena. L’ultimo quarto serve a qualche giocatore soltanto per arricchire il proprio bottino personale, ma dopo due giornate l’Orlandina è ancora ferma a quota zero punti.

Serie A2
Eurotrend Biella-Pallacanestro Trapani 78-60
Prima sconfitta stagionale per la squadra di coach Ducarello, che cade sul parquet dei temibili piemontesi. I padroni di casa, però, non partono bene e faticano a costruire azioni in attacco, così i siciliani si trovano avanti, ma Ferguson tiene i suoi in partita, anche se la tripla di Jefferson vale il momentaneo 8-15. Il primo quarto si chiude in parità a quota 15, poi anche nel secondo periodo Trapani appare attenta e concentrata, ma Sgobba regala il primo vantaggio ai piemontesi, A questo punto esce fuori la grinta di Bowers, all’intervallo lungo Biella conduce di quattro sul 37-33. Dopo la pausa, i piemontesi compiono lo scatto decisivo piazzando un break di 14-2 e uccidendo di fatto la partita. I siciliani sbagliano in fase offensiva e in quella difensiva, Renzi e Ganeto non riescono a incidere e alla terza sirena il tabellone dice 64-46. Nell’ultimo quarto, Perry, Ganeto e Spizzichini cercano di limare il gap, ma alla fine Biella manterrà i 18 punti di vantaggio anche alla sirena finale, con il definitivo 78-60.

Soundreef Siena-Fortitudo Agrigento 102-81 Anche i biancazzurri cadono in trasferta sul parquet di Siena. Ritmi blandi all’inizio, poi gli attacchi vengono fuori con Ebanks da una parte e Cannon dall’altro. I toscani provano il primo allungo, ma Evangelisti tiene in corsa i suoi e anche di fronte a una nuova accelerazione i siciliani reagiscono fino al 29-22 alla prima sirena. Nel secondo periodo, Agrigento resta a contatto, anche se a entrambe le squadre manca un po’ di lucidità in fase realizzativa. Il primo allungo degno di questo nome arriva con i punti di Ebanks e Lestini, che portano i locali sul 48-36 alla pausa. Nella terza frazione, i padroni di casa mantengono un bon vantaggio, gli ospiti provano a rispondere con Cannon ed Evangelisti. Siena però resta avanti, anche se il gap si riduce un po’, 74-63 a dieci minuti dalla fine. L’ultimo quarto vede Agrigento andare sotto la doppia cifra di svantaggio, subito però ricacciata indietro da Turner e Casella. Siena trova dunque la fuga decisiva con Turner e si impone con il definitivo 102-81.

Serie A1 femminile
Virtus Eirene Ragusa-Pallacanestro Femminile Broni 70-56
Pronto riscatto per la Passalacqua dopo la sconfitta all’esordio contro Torino. Le biancoverdi sconfiggono Broni e conquistano quindi i primi due punti stagionali. A inizio gara si gioca punto a punto, la nuova arrivata Hamby realizza un paio di liberi e fa sentire il suo peso sotto canestro. Poi Ragusa allunga fino al +11 con Ndour e Hamby, anche se le ospiti accorciano e il primo periodo si chiude sul 19-14. Nel secondo periodo, Broni si fa sotto e accorcia fino a un possesso di svantaggio, ma Consolini e Gorini tengono le siciliane avanti anche a metà gara, alla quale si arriva sul 37-28. Al rientro in campo, Broni appare più organizzata e recupera diversi punti, ma la Passalacqua compie lo scatto decisivo anche nell’ultimo quarto, dominando con almeno dieci punti di vantaggio, gap che diventa incolmabile per la squadra ospite.


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