I paladini ospitano Trento, vera e propria bestia nera dei siciliani. In A2, la Fortitudo di scena a Siena, mentre i granata ospiteranno Treviglio, seconda in classifica. Nel femminile, Ragusa sul parquet di Torino
Basket, l’Orlandina vuole sfatare un tabù Sfide complicate per Agrigento e Trapani
Altro week end ricco di impegni per le squadre siciliane di basket che scenderanno in campo domenica pomeriggio.
Serie A
In un momento magico per la Betaland Capo d’Orlando, al momento quarta in classifica al pari di Reggio Emilia e Sassari, al PalaFantozzi arriverà la vera e propria bestia nera della squadra paladina. Domenica, infatti, ad arrivare in Sicilia sarà la Dolomiti Energia Trentino, squadra che arriva da tre successi di fila e che nelle ultime due stagioni si è sempre imposta in casa dell’Orlandina, seppur di misura. Una gara che dunque non va presa assolutamente sottogamba e che bisognerà giocare con la massima concentrazione. A presentare la sfida è stato Drake Diener, guardia della squadra biancazzurra: «Siamo una squadra di ragazzi altruisti e con la giusta mentalità, siamo forti mentalmente, giochiamo bene insieme, abbiamo una buona chimica, grazie alla quale riusciamo a vincere le partite. Gennaro è un buon allenatore, anche lui ha le giuste mentalità e personalità, lavoriamo bene ogni giorno. Per me Trento ha una squadra con grande fisicità, questo è un loro grande punto di forza. Quando abbiamo giocato là è stata una partita molto fisica. Non conosco personalmente nessuno dei ragazzi di Trento, è una squadra molto equilibrata, non c’è qualcuno che fa tutto, ogni giocatore può fare la differenza».
Serie A2
Sfida complicata per la Pallacanestro Trapani che al PalaConad ospiterà la Remer Treviglio, con i lombardi forti della seconda posizione in classifica. Dopo il successo esterno su Ferentino, per i granata sarebbe importante continuare su questa scia per provare ad accorciare il gap che li separa dalla zona play off. Contro Treviglio mancheranno Claudio Tommasini e Carleton Scott, mentre potrebbe debuttare Jaye Crocket, appena arrivato da Forlì. L’assistant-coach, Matteo Jemoli, ha presentato così la sfida: «La Remer è una squadra giovane e in fiducia che fa del ritmo alto il proprio marchio di fabbrica. Questo ha permesso loro di scalare la classifica e di vincere otto delle ultime nove partite. In attacco prediligono giocare ad alti ritmi ed in difesa sono aggressivi e attenti e, ad ogni errore degli avversari, provano a correre in contropiede. Noi dovremo essere concentrati e dovremo provare a non farli correre, fare una buona selezione dei tiri e un’ottima transizione difensiva».
Chi in zona play off ci si trova e vuole a tutti i costi restarci è la Fortitudo Agrigento, che domenica sarà di scena sul parquet della Mens Sana Siena, squadra che a sua volta spinge per un aggancio in classifica proprio nei confronti dei siciliani. I toscani hanno infatti due punti in meno dei biancazzurri, ma dispongono della terza migliore difesa del torneo, per numero di punti subiti. Tra i padroni di casa saranno assenti Cappelletti e Bucarelli, mentre il coach di Agrigento, Franco Ciani, potrebbe dover fare a meno di Innocenzo Ferraro: «Siena non è cambiata moltissimo come struttura di squadra, nel senso che ovviamente l’infortunio di Alessandro Cappelletti è stato un grosso problema ma il sostituto designato, Bruno Mascolo, sta giocando bene e le caratteristiche di fondo della Mens Sana non sono cambiate. Starà a noi dimostrare che siamo una squadra diversa rispetto alla gara di andata».
Serie A1 femminile
Dovrà subito cercare di reagire la Virtus Eirene Ragusa: la squadra iblea è reduce da due sconfitte consecutive, quella in campionato contro San Martino e quella in Eurocup contro il Galatasaray. Le biancoverdi faranno visita alla Fixi Piramis Torino, squadra ferma a quota dieci punti in classifica, otto in meno delle siciliane. Vincere servirebbe quantomeno a ridurre le distanze dalle prime cinque in classifica, visti i confronti diretti tra Schio e San Martino, e Venezia e Lucca. Intanto il coach Gianni Lambruschi ha commentato così dopo il ko rimediato contro la squadra turca: «Non riusciamo a diventare dure in difesa, e abbiamo preso dei canestri facili. Alla fine il divario è stato di dieci lunghezze, ma giovedì prossimo andiamo per giocare, togliamoci dalla mente la differenza canestri e poi vediamo cosa succede. In ogni caso si tratta di un confronto di altissimo livello che potrebbe servirci sicuramente per il campionato italiano. Le tre lunghe insieme? Direi che siamo andati meglio del previsto perché avevamo provato per pochi giorni visto che giochiamo sempre. Ora l’importante è trasportare quello che di buono abbiamo fatto nel prossimo incontro di campionato che ci vedrà a Torino domenica pomeriggio».