Carmelo lo monte, figura ormai storica della politica messinese - più volte parlamentare di sala d'ercole, più volte assessore regionale, oggi parlamentare nazionale - sarebbe in procinto di approdare nelle file di italia dei valori.
Barometro elettorale/ Carmelo Lo Monte con Italia dei Valori?
Carmelo Lo Monte, figura ormai storica della politica messinese – più volte parlamentare di Sala d’Ercole, più volte assessore regionale, oggi parlamentare nazionale – sarebbe in procinto di approdare nelle file di Italia dei Valori.
Se le cose andranno così, per la Sinistra siciliana che sostiene la candidatura di Claudio Fava alla presidenza della Regione si tratterebbe di nuovo valore aggiunto.
Lo Monte, sotto il profilo politico, è sempre stato un personaggio scomodo. Refrattario alla gestione verticistica, ha sempre mantenuto un rapporto stretto con il proprio elettorato della provincia di Messina.
Nel 2008 è approdato, in posizione autonoma, nell’Mpa, il Movimento autonomista di Raffaele Lombardo. Dove, però, non è mai rimasto in ‘fila’.
Eletto parlamentare nazionale si è distinto per alcune battaglie parlamentari in favore della Sicilia, condotte spesso in solitudine. Ne citiamo una che, a nostro avviso, è emblematica: la gestione dei beni mobili – cioè del denaro liquido – confiscato alla mafia.
L’80 per cento di queste somme, è noto, viene confiscato nel Sud Italia. Nel caso dei proventi del ‘pizzo’ – per citare un esempio – sono soldi tolti dalle tasche degli imprenditori del Meridione.
Logica vorrebbe che questi soldi confiscati venissero impiegati nelle aree del Paese dove sono state effettuate le confische. Invece il Parlamento – su indicazione del Governo Berlusconi – ha deciso di impiegare queste somme confiscate ‘spalmandole’ in tutte le aree del Paese.
Chi ci ha guadagnato,ovviamente, è stato il Centro Nord Italia. Chi ci ha perso, altrettanto ovviamente, è stato il Sud. Lo Monte – allora – fece una battaglia politica e parlamentare per fare in modo che tali somme venissero impiegate nelle aree del nostro Paese dove erano state confiscate.
Linea politica e parlamentare di Lo Monte non passò. Passò, invece, la linea dell’allora Ministro della Giustizia, Angelino Alfano: e i soldi confiscati finirono in tutte le regioni italiane…