BAROMETRO ELETTORALE 2/ Grillini, Pdl, Pd e Grande Sud dentro. Le altre liste rischiano di restare fuori da Sala d’Ercole

Abbiamo analizzato i rapporti tra i candidati alla presidenza della Regione e i sondaggi. Ed è venuto fuori il 75 per cento di consenso che dovrebbe essere raccolto da Nello Musumeci, Rosario Crocetta e Gianfranco Miccichè non sembra verosimile. Questo perché non tiene conto di due elementi: il ciclone grillini e il fatto che Giovannea Marano (con Claudio Fava come vice presidente) è ben oltre il 10 pr cento.

Ora il Barometro elettorale proverà ad analizzare i rapporti tra i sondaggi e le liste. Il riferimento, naturalmente, è alle elezioni per il rinnovo dell’Assemblea regionale siciliana. Ragionando sui ‘numeri’ possibili, scopriremo che le cose potrebbero andare in modo molto diverso rispetto a quando gli stessi sondaggi hanno provato a descrivere nelle scorse settimane.

Noi partiamo da un presupposto: a meno che non si verifichino di brogli elettorali (che non sono da escludere, considerato che, per la prima volta i mafiosi rischiano di restare fuori dalla politica siciliana che conta), il Movimento 5 Stelle dovrebbe conseguire un successo.

Il leader di questo Movimento – forte del grande successo che sta riscuotendo in tutti i centri della Sicilia (ai comizi-spettacolo di Grillo partecipano migliaia di persone) e, forse, sulla scorta di qualche sondaggio – è convinto che i grillino saranno il primo Partito politico della Sicilia.

Noi non vogliamo eccedere nelle previsioni e, considerato lo sfascio delle formazioni politiche tradizionali della Sicilia, diamo il Movimento 5 Stelle tra il 15 e il 20 per cento. Se ciò si verificherà – e tutto lo lascia supporre – assisteremo a un ‘terremoto’ politico di enormi proporzioni. Tutte le liste dovranno rivedere le proprie previsioni.

Vediamo, adesso,le previsioni dei sondaggi.

Cominciamo con il Pdl. Che oggi, in Sicilia, può contare su quello che resta del voto strutturato. Secondo il Barometro elettorale, a questa forza politica non resta molto. I dirigenti di questo Partito ipotizzano un 14 per cento. Secondo il Barometro elettorale, sono ottimisti.

Il Pd. Al Barometro elettorale anche questo Partito non sembra messo bene. Il fatto che nel collegio di Palermo i candidati del Partito democratico, calpestando un accordo elettorale, stiano provando a ‘rubacchiare’ i voti ai candidati Socialisti della lista Crocetta la dice lunga sulla loro ‘salute elettorale’.

Il Pd parte del 18 per cento di quattro anni fa. Su questo Partito pesano – e non si tratta di una cosa di poco c conto – quattro anni di alleanza con il Governo regionale. Con un presidente della Regione inquisito per mafia.

Secondo il Barometro elettorale, questa formazione politica perderà quasi tutto il voto di opinione a scapito della Sinistra (Rifondazione comunista, Sel, Verdi, Un’Altra storia di Rita Borsellino, ‘Cartelli’ vari e della lista di Italia dei Valori) e del Movimento 5 Stelle. Conserverà solo il voto strutturato e clientelare.

Sinistra. Le due liste (le già citate Rifondazione comunista, Sel, Verdi, Un’Altra storia di Rita Borsellino, ‘Cartelli’ vari che sono in un’unica lista, più la lista di Italia dei Valori) lotteranno per superare il 5 per cento, che è la soglia di sbarramento che una forza politica deve raggiungere per avere diritto a propri deputati all’Ars). I sondaggi non sono stati generosi con queste due liste. Secondo il Barometro elettorale, intercetteranno un buona quota di voto di opinione.

Sul Partito dei Siciliani di Raffaele Lombardo il Barometro elettorale la pensa in modo diametralmente opposto a quanto raccontato dai sondaggisti. I sondaggi danno il Partito del presidente della Regione uscente tra il 12 e il 15 per cento. Secondo il Barometro elettorale, i sondaggi, sul Partito dei Siciliani di Lombardo, stanno sbagliando tutto.

Perché diciamo questo? Perché i siciliani stanno provando sulla propria pelle l’incapacità dei vari Governi Lombardo in tutti i settori dell’amministrazione regionale. A questo si aggiungono le tante defezioni o presunte tali (candidati lombardiani si ritrovano nell’Udc, nella lista Crocetta, nella lista di Futuro e Libertà e qualcuno pure nella lista Musumeci) e la questione giudiziaria.

L’Udc è il Partito che sembra messo meglio di tanti altri. Questo perché tutti i poteri forti – in Italia e anche in Sicilia – lo sostengono. Di solito, i poteri forti non ‘tradiscono’. Ma, questa volta, specie se sulle elezioni siciliane si dovesse abbattere il ‘ciclone Grillo’, anche i poteri forti potrebbero avere problemi. L’Udc, grazie alle ‘campagne acquisti’, sempre secondo i sondaggi, dovrebbe mantenere un 10 per cento.

Grande Sud. Le liste di questo Partito non sono deboli. I sondaggi lo danno tra l’8 e il 10 per cento.

Cantiere popolare-Pid. Questa formazione politica ha messo in campo le migliori liste possibili. La prova che, forse, i dirigenti di questo Partito sono gli unici, tra le forze politiche tradizionali della Sicilia, ad aver ‘annusato’ qualcosa. I sondaggi li danno ‘dentro’, cioè sopra il 5 per cento.

Futuro e Libertà. I sondaggi lo danno al 2-3 per cento. Tanto che il coordinatore del Partito dei finiani siciliani, Carmelo Briguglio, si è molto infastidito.

Lista Crocetta. Il Barometro elettorale è in difficoltà. Questa lista avrebbe dovuto intercettare una parte del voti in ‘uscita’ del delusi del Pd. Ma, adesso, sembra che lo stesso Pd stia provando a levare voti a questa lista.

Lista Musumeci. Secondo il Barometro elettorale, questa lista è messa un po’ meglio della lista Crocetta. Questo perché dovrebbe usufruire del voto di opinione che verrà intercettato da Nello Musumeci.

Queste le previsioni. Secondo il Barometro elettorale, i grillini saranno tra i vincitori delle elezioni del 28 ottobre. Con effetti devastanti sui Partiti politici tradizionali.

Per il Barometro elettorale, la certezza di superare il 5 per cento dei consensi riguarda tre o, forse, quattro formazioni politiche. Le altre, in presenza di una grande vittoria del Movimento 5 Stelle, sono tutte a rischio.

A superare il 5 per cento dovrebbero essere il Pdl, il Pd, Grande Sud e, naturalmente, i grillini, Tutte le altre formazioni politiche rischiano di restare fuori dall’Ars.

 

 

 

 

 


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