I carabinieri hanno atteso per ore sul greto del fiume fino a quando Francesco Bilardo ha azionato il sistema che aveva congegnato per catturare gli uccelli considerati specie protetta. Molto alto, infatti, il valore degli esemplari più rari
Barcellona, catturava cardellini ai laghetti Marinello Colto in flagranza dopo denuncia degli ambientalisti
Hanno agito dopo la segnalazione delle associazioni ambientaliste, piazzandosi sul greto del fiume all’interno della riserva naturale dei laghetti Marinello e attendendo i bracconieri. I carabinieri della compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto hanno così colto in flagranza di reato un 42enne mentre catturava cardellini con delle reti. A finire ai domiciliari è stato Francesco Bilardo.
L’uomo ha agito grazie a un sistema di cattura costituito da gabbie e reti rette da aste di legno e picchetti di ferro che le ancoravano al suolo, il tutto nascosto da mazzi di piante di cardo, utilizzate per simulare un ambiente naturale e attrarre la fauna selvatica. Per far avvicinare le prede, Bilardo ha messo anche tre cardellini in gabbia e uno legato ad un ramoscello con un anello di plastica posizionato al centro della rete. L’uomo, nascosto dietro la vegetazione, azionava il dispositivo realizzato per la cattura tirando una corda che faceva chiudere le reti appositamente predisposte. Il richiamo dei quattro cardellini in gabbia ha permesso all’uomo di catturare altri sei esemplari, trovati dai carabinieri all’interno di una gabbia di legno.
Gli uccelli catturati sono stati liberati, mentre un esemplare, ferito alla zampa, è stato affidato al centro di recupero fauna selvatica regionale dello sviluppo rurale e territoriale di Messina. Il mercato illegale dei cardellini (considerati specie protetta) è sempre più in crescita, considerato il valore di ogni esemplare che, in base alla rarità, può arrivare a costare anche diverse migliaia di euro. Per l’arrestato sono scattati i domiciliari, su disposizione del sostituto procuratore di Patti Alessandro Lia.