Il giudice per l’udienza preliminari di Bari, Francesco Rinaldi, ha rinviato a giudizio per bancarotta fraudolenta l’ex editore della Gazzetta del Mezzogiorno, il 90enne Mario Ciancio Sanfilippo, il figlio Domenico Natale Enzo Ciancio Sanfilippo, 48 anni, e l’ex direttore generale Franco Capparelli, 79 anni, che hanno gestito la Edisud, società editrice del quotidiano, sino alla […]
Rinviati a giudizio Mario Ciancio e il figlio. A processo per presunta bancarotta Gazzetta del Mezzogiorno
Il giudice per l’udienza preliminari di Bari, Francesco Rinaldi, ha rinviato a giudizio per bancarotta fraudolenta l’ex editore della Gazzetta del Mezzogiorno, il 90enne Mario Ciancio Sanfilippo, il figlio Domenico Natale Enzo Ciancio Sanfilippo, 48 anni, e l’ex direttore generale Franco Capparelli, 79 anni, che hanno gestito la Edisud, società editrice del quotidiano, sino alla data del fallimento: 15 giugno 2020. Mario Ciancio, ex direttore del quotidiano La Sicilia, per anni è stato il monopolista dell’informazione nell’Isola, occupando ruoli di primo piano anche a livello nazionale: è stato presidente della Fieg ma anche vicepresidente dell’Ansa. Il rinvio a giudizio si aggiunge al processo in cui l’imprenditore è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Una lunga storia giudiziaria che potrebbe arrivare a sentenza di primo grado nel corso del 2023.
I tre, per i quali il processo comincerà il 5 aprile davanti alla prima sezione collegiale del tribunale di Bari, sono stati accusati di concorso in bancarotta fraudolenta aggravata al termine delle indagini condotte dai pm Lanfranco Marazia e Luisanna Di Vittorio e coordinate dal procuratore capo Roberto Rossi. Stando alle contestazioni, avrebbero compiuto «atti di dissipazione e depauperamento consistiti in rimborsi spese e spese di rappresentanza prive di giustificazione economica, negli anni dal 2016 al 2018, per complessivi 192.489mila euro, causando per effetto di operazioni dolose il fallimento della società Edisud spa».
Accuse che gli interessati hanno sempre fermamente respinto. Nello specifico Ciancio, che è difeso dall’avvocato Filiberto Palumbo, aveva spiegato di essere intervenuto con il proprio patrimonio personale versando, dal 1996 ad oggi, più di 30 milioni di euro» Oggi la Gazzetta, quotidiano di riferimento in Puglia e Basilicata, è gestita dalla società Edime, aggiudicataria della testata nell’ambito della procedura fallimentare che si è aperta a seguito del fallimento di Edisud. La Gazzetta per sette mesi non è andata in edicola riprendendo le pubblicazioni a febbraio 2022 grazie alla nuova realtà editoriale.