Che Valentino da Interamna [Interamna Nahartium (l’attuale Terni), 176 c.ca – Roma, 273] sia stato vescovo, quindi martire per aver unito in matrimonio una giovane cristiana e un legionario romano, che sia morto decapitato nel 273 d.C. per mano del soldato romano Furius Placidus, agli ordini dell’imperatore Aureliano, e che, d’altra parte, la sua figura di patrono degli innamorati venga messa in discussione da molti, che preferiscono invece associarla ad un altro sacerdote romano, anch’egli decapitato all’incirca negli stessi anni, sembrerebbe ormai una questione superata. La “frittata”, agiograficamente parlando, è fatta. È il suo nome a campeggiare da giorni su web-pubblicità, volantini, vetrine e tonnellate di prodotti appositamente creati per l’occasione in tutto il pianeta (manco a dirlo, anche in quei paesi dove la maggioranza della popolazione è, per dire, scintoista).
Sono poche le ricorrenze che possono vantare un così vasto interesse da parte di affezionati, consumatori e produttori di ogni nazionalità/sesso/età e contemporaneamente una legione altrettanto variegata di oppositori sdegnati. Perciò, e mai come in questo caso la frase calza a pennello, oggigiorno il quattordici febbraio ce n’è per tutti i gusti.
C’è la Gran Bretagna, che proprio a partire dal quattordici febbraio 2007 regala agli innamorati…in difficoltà la possibilità di acquistare il Viagra (altrimenti detto – ? – “farmaco dell’amore”: sono 900.000 i britannici con problemi di erezione, mentre su scala mondiale i consumatori della pillola blu sarebbero circa 27 milioni) senza ricetta medica. La Alliance Boots, la più importante catena di drugstores, ha infatti annunciato che da oggi il farmaco diventa ufficialmente da banco, o quasi (l’acquisto di quattro pillole di Viagra al prezzo di 50 sterline – circa 75 euro – sarà possibile solo per gli uomini dai 30 ai 65 anni e dopo che il farmacista avrà controllato pressione sanguigna, colesterolo e glucosio). Per non dimenticare che al di là della Manica, oltre che alla festa degli innamorati, la data odierna corrisponde al “National Impotence Day”, la giornata nazionale di sensibilizzazione contro una disfunzione “così comune eppure così stigmatizzata” (BBC Health).
“Quelli che è sufficiente un belvedere”, invece, hanno l’imbarazzo della scelta: le case di moda propongono decine di articoli interessanti, come il completo coulotte-reggiseno con fantasia di cuori di Victoria’s secret a soli (?) 49,00 € (http://www2.victoriassecret.com). Mentre http://www.comodo.it/, il portale dei preservativi, propone 231 profilattici diversi per marca e tipo – l’offerta speciale di San Valentino qui è 12 Condomi Stimulation + 12 Durex Love + 6 Hatù Ritardante + Condomi Gadget Cuoricini (2 preservativi e 1 Gadget) a € 22.50. Il tutto rigorosamente preceduto da una cena al lume di candela (http://www.lacereria.it/), preceduta a sua volta (affinché la lista dei cliches sia davvero completa) dall’invio (che sia da uomo a donna, altrimenti non vale) di un bel mazzo di fiori profumati e colorati (su http://www.interflora.it/Products.aspx, per la stessa composizione si va dai 42 ai 121 €, a seconda della lunghezza del gambo e del paese/città di consegna); senza tralasciare (http://www.amando.it/linguaggio-fiori.htm) che anche un pensiero floreale nasconde mille insidie: la dalia rossa significa false lusinghe, il cardo di scozia rivalsa, il garofano giallo sdegno, disgusto. Il menù da portare in tavola ce lo suggerisce cosacucino.it (http://www.cosacucino.it/oggi-preparo-feste-san-valentino.php), dove coppa di gamberetti per antipasto, gnocchetti sardi al pesce spada per primo, salmone in guazzetto di vongole e zucchine per secondo con contorno di carote glassate e semifreddo al cioccolato con salsa alla vaniglia per dolce compare come l’opzione più semplice e ovvia.
Tuttavia il massimo (?) del romanticismo è senz’altro il “servizio” che http://www.regalaunastella.it/ offre agli innamorati: quale regalo migliore di un certificato che attesta che il corpo celeste X (che, per quanto ne sappiamo dalla Terra, potrebbe pure essere bello che scomparso), con le coordinate telescopiche indicate, adesso porta il nome dell’amato/amata? “Personalizzazione nome stella, dedica Speciale, firma e data memorabile, brochure con carta astronomica, costellazione, mappa del cielo del periodo, carta astrofisica con la stelle e la costellazione evidenziata, storia della costellazione, vocabolario dei termini astronomici, elaborazione e spedizione tramite vettore espresso nazionale certificato con spedizione in 24 ore” per soli 105,00 €. Anche se (e riecco le nostre opinioni contrastanti) c’è chi sostiene che sia più poetico regalare “quote di CO2”: su http://www.asjacleanplanet.biz/ita/regala.html (by Clean Planet) è possibile compilare un modulo on line, attraverso il quale l’innamorato di turno può annullare in favore della persona desiderata una parte della CO2 prodotta, compensandola con un’equivalente quantità di CO2 evitata (25 kg di CO2 costano appena 7,50 € – 2 tonnellate 90 €).
Per fortuna c’è anche l’Onlus Pangea, che promuove il progetto “Amare vale” (http://www.pangeaonlus.org/), che ci aiuta a riflettere sul mondo che ci circonda, sulle realtà a noi contemporanee ma nelle quali innamorarsi è davvero difficile o addirittura non previsto dal sistema sociale. Un contributo di 10,00 € ci permetterà di aiutare le coppie in difficoltà.
Sul fronte opposto, nel frattempo, la American Greetings Corporation, una delle maggiori società produttrici di biglietti e cartoline augurali, ha lanciato una nuova linea di messaggi dedicati a quanti desiderano boicottare la festa (dagli “Abbasso Cupido” ai “Non abbiamo bisogno di uomini che ci fanno regali romantici per farci sentire importanti”). Mentre più del 50% degli italiani, se interrogato (il sondaggio è di www.chirurgiaestetica.it) risponde che non ci rimarrebbe affatto male se in occasione della festa degli innamorati il partner decidesse di sottoporsi a qualche intervento di restyling. Parlavamo d’amore, eh? Quello cieco e senza età e incondizionato eccetera?…
Un uomo onesto, un uomo probo,
s’innamorò perdutamente
d’una che non lo amava niente.
Gli disse portami domani,
gli disse portami domani
il cuore di tua madre per i miei cani.
Lui dalla madre andò e l’uccise,
dal petto il cuore le strappò
e dal suo amore ritornò.
Non era il cuore, non era il cuore,
non le bastava quell’orrore,
voleva un’altra prova del suo cieco amore.
Gli disse amor se mi vuoi bene,
gli disse amor se mi vuoi bene,
tagliati dei polsi le quattro vene.
Le vene ai polsi lui si tagliò,
e come il sangue ne sgorgò,
correndo come un pazzo da lei tornò.
Gli disse lei ridendo forte,
gli disse lei ridendo forte,
l’ultima tua prova sarà la morte.
E mentre il sangue lento usciva,
e ormai cambiava il suo colore,
la vanità fredda gioiva,
un uomo s’era ucciso per il suo amore.
Fuori soffiava dolce il vento
ma lei fu presa da sgomento,
quando lo vide morir contento.
Morir contento e innamorato,
quando a lei niente era restato,
non il suo amore, non il suo bene,
ma solo il sangue secco delle sue vene.
F. De André
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