Ballarò e Danisinni, premiati i progetti finanziati da Airbnb Orlando: «Si tratta di un’esperienza pilota unica nel mondo»

Ballarart e Cucina Solidale nel Borgo-Fattoria. Questi i più votati tra i sei progetti di riqualificazione partecipata presentati per i quartieri Danisinni e Ballarò di Palermo, finanziati con il sostegno di Airbnb, premiati oggi a Palazzo delle Aquile, con tanto di apertura delle buste da parte del sindaco Leluca Orlando. L’iniziativa – Danisinni e Ballarò in transito – è stata sviluppata dal Comune e dal colosso online degli affitti brevi, che dallo scorso aprile collabora alla raccolta digitale dell’imposta di soggiorno tramite il suo portale, e ha consentito la raccolta e il riversamento automatico dell’imposta per oltre 500mila euro. Secondo il regolamento comunale, il 10 per cento di questa somma potrebbe essere trattenuto dagli operatori del settore. Airbnb, tuttavia, ha scelto di dedicare alla comunità questa quota, 40mila euro divisi equamente tra le due proposte premiate, investendola in progetti scelti dalla cittadinanza. I progetti in gara, tre per ogni quartiere, puntavano sulla valorizzazione urbanistica e la lotta al degrado e sul coinvolgimento esperienziale, attraverso l’arte e la cucina.

Le operazioni di voto – aperte dal
23 gennaio fino al 3 febbraio – si sono svolte sia online, sul portale del Comune previa registrazione obbligatoria per garantire la massima trasparenza, sia fisicamente solo il 2 e 3 febbraio, grazie a due postazioni fisiche attivate nei rispettivi quartieri. Nonostante il breve tempo a disposizione, il concorso ha registrato un’ampia partecipazione: 1325 il numero degli utenti che si sono registrati, e 2060 i voti espressi in totale (era possibile, infatti, votare fino a due progetti). Più nel dettaglio, per il quartiere Ballarò il progetto Raffadali Con2 ha ottenuto 237 voti, Il Faro di Ballarò 333 e Ballarart 391. Poco più alta l’adesione ai progetti ai Danisinni: Officine Creative Danisinni (228), Attraverso Danisinni (419), e Cucina Solidale nel Borgo-Fattoria (452). «Credo che questo progetto rappresenti una svolta nel modo in cui Airbnb cerca di collaborare con le istituzioni del mondo – ha detto il country manager di Airbnb Matteo Frigerio – Sono felice che in Italia stiamo facendo un po’ la storia: è la prima volta, infatti, che la raccolta dell’imposta si trasforma in un progetto solidale, in una città che ha dato l’anima e il cuore per facilitare i processi di partecipazione».

«Due vincitori, ma in realtà tanti vincitori – ha dichiarato
Leoluca Orlando – tutti coloro che hanno partecipato a questo concorso e tutti coloro che vivono e animano Danisinni e Ballarò. Questa è stata un’azione corale, una collaborazione tra pubblico e privato che è anche un segno del cambiamento di Palermo. Ieri il sindaco di New York, dopo aver twittato, mi ha chiamato per complimentarsi dei cambiamento che mette insieme tradizione e innovazione, un’esperienza pilota unica che potrebbe contagiare altre città del mondo. Stiamo elaborando un piano per proseguire su questa strada: ovviamente sceglieremo qualche altro quartiere, ma credo che il turismo, assieme alla scuola, sia la più grande agenzia educativa perché i turisti stanno cambiando il nostro stile di vita».

Il progetto 
Ballarart punta a trasformare un’area degradata, in cui i rifiuti sono dati spesso alle fiamme, in uno spazio multifunzionale dedicato alle iniziative culturali del quartiere, dal cinema alle esibizioni teatrali ai concerti, salvaguardando la chiesa del Santissimo Crocefisso all’Albergheria, crollata sessant’anni fa e da allora utilizzata come discarica abusiva che sarà proprio al centro dell’opera di recupero. «Partecipare a questa iniziativa è stato un grandissimo privilegio – ha affermato Andrea Zappulla – Ci siamo ritrovati a proporre un’idea vincente grazie ai suggerimenti delle persone e dei residenti. Il nostro obiettivo – ha ribadito – è di trasformare quella piazza in un luogo dedicato alla cultura, affinché non ritorni una discarica a cielo aperto».

Ai Danisinni, invece, quartiere che si snoda lungo il percorso arabo normanno, nella zona della città in cui scorreva il fiume Papireto, 
il cuore della proposta è quella di una cucina inclusiva. Qui la Parrocchia Sant’Agnese da sempre si dedica all’aiuto e alla solidarietà. Per questa ragione nella sua fattoria sociale verrà collocata una cucina professionale, che unirà laboratori culinari e un ristorante no profit pensato per residenti e turisti.«Il progetto è semplice – ha aggiunto Pippo Morello, presidente dell’associazione Insieme per Danisinni – e già lo abbiamo sperimentato in una forma più casalinga e familiare. Mi spiace solo per i progetti esclusi. Abbiamo sempre lavorato nel segno della condivisione e sarei felice se i fondi raccolti nel trimestre gennaio-marzo si utilizzassero per realizzare le altre iniziative». 

Un appello che non è caduto nel vuoto, registrando la disponibilità del sindaco che, seppur senza dare certezze, ha lasciato qualche spiraglio: «Dobbiamo verificare la praticabilità di questo percorso, ma vedremo…».


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