Nella mattinata odierna, la compagnia carabinieri di Bagheria e il nucleo operativo ecologico di Palermo hanno dato esecuzione alla misura cautelare reale del sequestro preventivo di urgenza, emessa dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Palermo, nei confronti della ditta Real Srl, operante nel settore del movimento terra. Secondo le risultanze dell’attività di indagine, […]
Bagheria, ditta gestiva abusivamente rifiuti speciali Scatta il sequestro. Illeciti per oltre 165mila euro
Nella mattinata odierna, la compagnia carabinieri di Bagheria e il nucleo operativo ecologico di Palermo hanno dato esecuzione alla misura cautelare reale del sequestro preventivo di urgenza, emessa dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Palermo, nei confronti della ditta Real Srl, operante nel settore del movimento terra.
Secondo le risultanze dell’attività di indagine, condotte dai predetti reparti tra il 2015 ed il 2017, la Real Srl, titolare dell’autorizzazione per lo svolgimento di lavori di sistemazione agraria e rimodellamento geomorfologico e miglioramento agronomico, rilasciata dal Comune di Casteldaccia, in un fondo agricolo ubicato in Contrada Ciandrotto, avrebbe realizzato un imponente rilevato artificiale (34.713 metri cubi), pari ad un’estensione di 7.700 metri quadri, con l’utilizzo di terre e rocce da scavo. Per tale motivo i componenti del consiglio di amministrazione della predetta società, nonché il direttore dei lavori di sistemazione agraria del fondo, risultano indagati per il reato di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti in concorso.
In particolare, la ditta avrebbe ricevuto da imprese locali, operanti nel settore delle costruzioni, e gestito abusivamente, anche mediante operazioni non autorizzate di deposito, ingenti quantitativi di rifiuti speciali non pericolosi (terre e rocce da scavo), realizzando un profitto illecito pari alla complessiva somma di 165.381 euro.
Nel corso dell’attività si è proceduto al sequestro della ditta Real Srl, nonché delle somme giacenti su conti correnti/depositi riconducibili alla suddetta società e agli indagati, sino alla concorrenza della somma suddetta.
(Fonte: comando provinciale carabinieri)