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Autostrada Messina-Palermo, riaperto il viadotto Ritiro: i lavori sono costati 68 milioni di euro

È stato riaperto al traffico il viadotto Ritiro, sull’autostrada A20 Messina-Palermo. I lavori sono costati complessivamente 68 milioni di euro, dei quali 51 milioni a carico del bilancio del Consorzio per le autostrade siciliane (Cas), 14 milioni finanziati dalla Regione con fondi a valere sulla programmazione del Fondo di sviluppo e coesione (Fsc) 2014-2020 e tre milioni a carico dello Stato per il rincaro dei materiali. Insieme ai fondi strutturali europei, il Fondo di Sviluppo e coesione è il principale strumento finanziario attraverso il quale vengono attuate le politiche per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale, nonché la rimozione degli squilibri economici e sociali. 

L’opera ha previsto l’adeguamento statico e il miglioramento sismico – con l’utilizzo di cento dissipatori – del viadotto, con la completa demolizione e ricostruzione degli impalcati di questo snodo viario fra le autostrade siciliane A18 (Messina-Catania) e A20, tra lo svincolo Messina-Boccetta e la barriera di Villafranca Tirrena. In particolare il viadotto è collocato in corrispondenza del tratto in cui l’autostrada A20 si connette alla viabilità urbana attraverso lo svincolo Giostra, favorendo una connessione diretta tra l’autostrada e il porto di Messina e alleviando il traffico che grava sulle strade cittadine. Realizzato nei primi anni Settanta, il viadotto Ritiro è costituito da due distinte carreggiate, strutturalmente indipendenti, della lunghezza rispettivamente di 924,10 metri con 22 campate (carreggiata destra direzione Palermo) e di 866,77 metri e 20 campate (carreggiata sinistra). La luce delle campate – cioè la massima distanza tra due appoggi consecutivi – varia da 35 a 45 metri, con le pile che arrivano a un’altezza di 63 metri. 

«Restituiamo ai cittadini un’opera strategica per la viabilità dell’area metropolitana di Messina e dell’intera Sicilia orientale – dice il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani – chiudendo finalmente un cantiere per troppi anni fonte di disagi e rallentamenti. Siamo particolarmente lieti di aver concluso i lavori in tempo per garantire una normale circolazione veicolare in un periodo di intenso traffico come il mese di agosto». Presente all’inaugurazione, tra le altre personalità politiche e tecniche, anche l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò. «Restituiamo oggi alla collettività il sistema Ritiro – dice Aricò – che sarà a regime dal 9 agosto in entrambe le carreggiate, una tra le opere infrastrutturali più imponenti d’Europa. Un giorno che attendevamo dal 1997».


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