Una sorta di servizio Ncc, ma a costo zero con l’auto blu: è la nuova accusa rivolta al presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gaetano Galvagno. Già indagato per corruzione e peculato, da ieri nei suoi confronti si sono aggiunte anche le ipotesi di reato di truffa e falso. Il nuovo avviso di conclusione delle indagini riguarda […]
L’auto blu di Galvagno trasformata in Ncc diffuso: i viaggi di familiari e collaboratori per compere e passaggi
Una sorta di servizio Ncc, ma a costo zero con l’auto blu: è la nuova accusa rivolta al presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gaetano Galvagno. Già indagato per corruzione e peculato, da ieri nei suoi confronti si sono aggiunte anche le ipotesi di reato di truffa e falso. Il nuovo avviso di conclusione delle indagini riguarda anche Roberto Marino, l’assistente parlamentare nel ruolo di autista del presidente Galvagno. Centinaia i viaggi del 2024 con l’Audi A6 oggi contestati perché compiuti, secondo l’accusa, per fini non istituzionali. Ma, in vario modo, personali. E non solo.
L’auto blu di Galvagno trasformata in Ncc
L’auto di servizio è stata assegnata al presidente dell’Ars Gaetano Galvagno con un atto ufficiale nel settembre del 2022. Per «esigenze di rappresentanza e di servizio proprie, del Gabinetto e della segreteria particolare». L’Audi A6, invece, secondo l’ipotesi accusatoria dei pubblici ministeri Andrea Fusco e Felice De Benedittis, sarebbe stata utilizzata per «spostamenti per scopi personali di Galvagno, dell’autista (con il consenso del presidente dell’Ars) e dei membri del Gabinetto e della segreteria». Insomma, a bordo dell’auto blu di Galvagno avrebbero viaggiato anche persone non autorizzate e per finalità non istituzionali. Come fosse, appunto, un servizio di noleggio con conducente ma a spese (pubbliche) della Regione.
I viaggi privati dell’autista di Galvagno
Nelle lunghe tabelle finite sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti c’è anche il trasporto di cibo e bevande per il presidente dell’Ars Galvagno. Ma non solo. Anche Marino, l’autista, l’avrebbe usata per motivi privati. Tragitti da e verso la sua casa ad Altofonte, nel Palermitano, visite mediche, acquisti in vari esercizi commerciali, trasporto anche di suoi familiari e perfino consegne per il figlio. L’autista, inoltre, avrebbe anche compilato falsi fogli di avvenuta missione, con annessa richiesta di rimborso spese. Dalle comparazioni fatte dagli inquirenti, infatti, è emerso che i giorni e gli orari indicati non sarebbero corrispondenti con la realtà. E ci sarebbero attestate delle spese in realtà mai sostenute nel corso delle missioni. Per un totale di oltre 19mila euro. Documenti la cui validità sarebbe stata, invece, confermata con la firma di Galvagno.
Gli altri viaggi con l’auto blu di Galvagno

A bordo dell’Ncc regionale sarebbero salite, per i più svariati motivi, anche persone non autorizzate. Dalla sorella di Galvagno all’ex assessore Ruggero Razza (anche insieme alla moglie Elena Pagana), e pure l’allora portavoce di Galvagno Sabrina De Capitani, per fare qualche esempio. C’è poi chi l’ha usata per andare a fare un sopralluogo in un immobile, per valutare se prenderlo in affitto. E chi, a bordo dell’auto blu di Galvagno, si è recato ad appuntamenti privati. Diverse le persone portate dall’aeroporto di Palermo a casa del presidente dell’Ars. E poi riaccompagnate per riprendere un volo da Punta Raisi. O anche trasporti a corto raggio per consegnare uno zaino.
I tragitti della sorella di Galvagno
Svariati sono i viaggi fatti con l’Audi 6 da Giorgia Galvagno, sorella del presidente dell’Ars. Sola, ma anche in compagnia. Dall’acquisto e consegna di fiori da Paternò – cittadina del Catanese di cui i Galvagno sono originari – a Catania, fino a commissioni in farmacia. A bordo dell’auto blu, la sorella del presidente avrebbe fatto pure tragitti per ritirare prodotti alimentari, per pomeriggi in esercizi commerciali o in giro per la città. Altri viaggi finiti nelle tabelle incriminate sarebbero quelli di Giorgia Galvagno per andare e tornare da casa o da vari alberghi. E ci sarebbe perfino un pranzo al molo trapezoidale di Palermo.