Un numero non meglio precisato dall'amministrazione che va «da duemila a tremila». Il comandante dei vigili urbani aveva assicurato al nostro giornale che il servizio sarebbe partito dall'inizio dell'estate e, invece, c'è un nuovo nodo al fazzoletto da fare
Auto abbandonate, rimaste in strada dopo annuncio di Sorbino Assessore: «Ritardi non colpa nostra, rimozione da settembre»
«Tra duemila e tremila». È questo l’imprecisato numero di auto abbandonate per le strade della città secondo i calcoli approssimativi fatti dall’amministrazione comunale di Catania. A fine marzo era stato il comandante dei vigili urbani Stefano Sorbino a fare a MeridioNews un annuncio atteso da anni: «Le carcasse cominceranno a essere rimosse a partire dall’inizio dell’estate». E, invece, la bella stagione sta già per finire e tutte le macchine sono rimaste ancora esattamente dove si trovano. «Ci sono stati dei ritardi che non sono imputabili né al Comune né ai vigili urbani – chiarisce al nostro giornale l’assessore alla Polizia municipale Andrea Barresi – Adesso, però, posso garantire che la rimozione delle auto inizierà a partire dall’inizio di settembre o, al massimo, a metà dello stesso mese».
Un nuovo nodo al fazzoletto da fare, dunque, prima di continuare a sperare di vedere i bordi delle strade e delle piazze liberi dalle carcasse abbandonate. Alcune sono nello stesso punto da così tanto tempo che sono state smontate pezzo dopo pezzo e ne rimane solo lo scheletro, in altre lo sporco accumulato non rende più visibile nemmeno il colore originale, i vetri non sono più trasparenti, su molte sono perfino cresciute delle piante spontanee, in altre ancora ci sono addirittura dei cartelli (fogli di carta scritti a penna e appoggiati sul lunotto anteriore o posteriore) a segnalare che si tratta di una situazione permanente. Un disagio immediato ed enorme per i cittadini in cerca di parcheggio. Alcuni di questi mezzi, tra l’altro, occupano gli stalli delle strisce blu a pagamento gestite da Sostare, la società partecipata del Comune. Ma si tratta anche un problema di decoro pubblico e di sicurezza perché ci sono parti delle macchine (come per esempio i copertoni e le batterie esauste) che diventano rifiuti speciali. A fare sperare che la data promessa da Sorbino (che abbiamo provato a contattare anche in questo caso, ma senza successo) potesse essere verosimile era stata un’importante novità: dopo oltre sei anni di vuoto, nel mese di marzo, la prefettura di Catania ha individuato una ditta per potere riattivare il servizio informatico veicoli sequestrati (Sives)». Un passaggio necessario per assicurare la rimozione delle auto disseminate lungo del vie del capoluogo etneo di cui la ditta diventerebbe il custode acquirente.
«Stiamo svolgendo la formazione delle forze di polizia per chiarire bene tutte le procedure da seguire», aveva detto Sorbino in primavera spiegando che si tratta di un servizio che non rientra nelle competenze della polizia municipale. Non solo una questione di ruoli ma anche e soprattutto di soldi: «Ci sarebbero costi di rimozione e deposito – aveva chiarito il comandante – che il Comune non è in grado di sostenere». Adesso, sarà la ditta scelta dalla prefettura ad avere il compito di raccogliere le segnalazioni che arriveranno dalle forze di polizia, di andare sul posto a rimuovere l’auto e portarla in un deposito. A quel punto, ci si dovrà occupare di risalire al proprietario del mezzo attraverso la targa per comunicare la necessità di ritirare la macchina entro il termine di sessanta giorni. Passati i quali, l’auto diventa di proprietà della ditta. Per questo, intanto, la redazione di MeridioNews, ha già cominciato una prima mappatura. Chiunque volesse, può segnalarci le auto o anche altri mezzi abbandonati per strada.