Il nostro blogger Stefano Gurciullo de Il Mafioscopio, oggi ci parla di riciclaggio di denaro sporco. E lo fa con una storia «a lieto fine», in pura atmosfera da festività natalizie, ma sempre in tema di crimine organizzato. «Di metodi per riciclare - scrive - ce ne sono fin troppi. Alcuni sono talmente ingegnosi da meritarsi un premio per la creatività». Che questanno va a una gang criminale australiana
Australia, operazione Riciclaggio di Natale Come ripulire i soldi sporchi con le gift card
E lultimo post dellanno, pertanto, è opportuno non abusare del lettore con contenuti troppo impegnativi, che potrebbero appesantirne lo stomaco e la mente con pensieri che non riguardino i cenoni. Sempre di crimine organizzato si tratterà, sì, ma è una storia a buon fine, potenziale aneddoto da raccontare ad amici e parenti tra un carioca e una tombola. Buon anno!
Di metodi per riciclare denaro sporco ce ne sono fin troppi. Non tutti, però, hanno a che fare con i loschi, soliti, personaggi con una valigietta in mano, mostri della finanza o soleggiate spiagge disperse nei Caraibi. Alcuni sono talmente ingegnosi da meritarsi un premio per la creatività. Che questanno va a una gang criminale australiana.
I criminali erano specializzati nel sottrarre informazioni relative alle carte di credito di poveri ignari. La tecnica usata era quella della frode via email. Si spacciano per la tua banca, un sito di retail a cui sei iscritto o un ente governativo, chiedendoti i dati personali. E qualcuno, prima o poi, ci casca.
Con i dati in mano compravano gift card quei buoni regalo utilizzabili per fare acquisti in una determinata catena di negozi del valore di anche 500 dollari australiani luno.
E qui scatta loperazione riciclaggio. Per nascondere lorigine dei soldi rubati, il gruppo criminale comprava regali con le card. Sì, regali. Che poi vendeva online in siti dasta o dannunci come Ebay o Gumtree. Hanno fatturato 1,3 milioni di dollari con questo trucchetto. Purtroppo per loro, le forze dellordine sono riuscite a incastrarli tre giorni prima di Natale. Chi ha pensato di far shopping natalizio allultimo minuto, dunque, non dovrà preoccuparsi se il regalo dato allamico sia in realtà lultimo nodo di una curiosa catena di riciclaggio di denaro rubato.
La strategia delle gift card, per quanto originale, non è la migliore per nascondere lorigine di proventi illegali. I buoni regalo sono rilasciati solo in numero limitato dai negozi, non permettendo luso di quantità di denaro troppo ingenti. Per questo lAUSTRAC, lente anti-riciclaggio australiano, stima che solo una minima parte degli oltre 10 miliardi di dollari sporchi nel Paese passi per questa via.
Del fato del resto di quei 10 miliardi ce ne occuperemo prossimamente.
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