Nella chiesa di San Sebastiano, nella provincia di Negombo, si trovava anche Haysinth Rupasingha - detta Mary - dagli anni Novanta residente nel capoluogo etneo. A renderlo noto è l'associazione Migrantes, che ha appreso la notizia da fonti vicine alla vittima
Attentati Sri Lanka, uccisa donna residente a Catania Comunità cingalese in lutto, veglia funebre il 25 aprile
Lutto nella comunità cattolica dello Sri Lanka residente a Catania. Tra le vittime che hanno perso la vita nella strage di Pasqua che ha colpito l’isola nell’Oceano Indiano anche una donna di 55 anni, residente nel capoluogo etneo dagli anni Novanta, Haysinth Rupasingha, morta nella chiesa di San Sebastiano a Katuwapitiya nella provincia di Negombo. La donna si trovava nello Sri Lanka per trascorrere le vacanze pasquali in compagnia di amici e parenti in attesa di proseguire per l’Australia dove avrebbe dovuto incontrare la figlia.
Lo rende noto l’associazione Migrantes di Catania, diretta dal diacono Giuseppe Cannizzo, che ha appreso la notizia da fonti vicine alla vittima. La donna frequentava assiduamente la chiesa di Santa Maria dell’Ognignella, punto di riferimento di tutta la comunità cingalese del capoluogo etneo. L’Ufficio pastorale Migrantes esprime cordoglio e solidarietà all’intera comunità a nome dell’Arcivescovo Mons. Salvatore Gristina e di tutta la diocesi.
Per stringersi intorno al dolore dei fedeli srilankesi, giovedì 25 Aprile, alle ore 18 nella chiesa di Santa Maria dell’Ognignella (nei pressi di piazza Università), si terrà una veglia di preghiera presieduta dal Vicario di Catania, Monsignor Salvatore Genchi, insieme al cappellano srilankese Michael Cansius Perera e al direttore della Migrantes etnea.