Asta chiusa

Siamo alle solite. Nonostante stamattina degli onesti cittadini abbiano provato a salvare la città, è stato tutto inutile. Volevano forse rendere pubblica la meravigliosa iniziativa a favore del progetto “Salviamo il Comune di Catania”, che tanto interesse ha suscitato oggi sui vari media: telegiornali, siti, agenzie nazionali. Roba seria, insomma.
È quasi certo, inoltre, che questi eroi non fossero altro che guardie speciali poste a controllo del gioiello ancora per poco pubblico. Travestiti da lavoratori della raccolta rifiuti – per copertura – e intenti a manifestare – per essere più credibili.

Eppure qualcosa non ha funzionato. L’annuncio dell’asta salvifica – accolto cum magno gaudio dalla popolazione intera – è stato oscurato poche ore fa dalla polizia postale di Catania. Si valuta l’ipotesi di reato, nonostante il benefattore-esteta avrebbe dovuto versare i soldi – ben poca cosa per una così nobile causa – alla tesoreria comunale di Catania.
Tredici, ben tredici, erano stati gli offerenti. Bontà loro. Diciassette euro e 50 il rilancio più consistente.
E il malcontento di questi generosi concittadini, è già sulla bocca di tutti. “Poverino, aveva già fatto allargare la terrazza… Abusivamente, certo, ma non c’era tempo da perdere!”, ci confida la vicina di casa di uno di loro.

Proprio poche ore prima il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli aveva dichiarato: “Ho ricevuto una telefonata dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che, alla luce della lettera che gli ho inviato nei giorni scorsi, mi ha garantito che le nostre richieste saranno accolte”.
Il sospetto che si è subito formato nella mente dei cittadini catanesi è che il presidente del Consiglio Berlusconi – uomo di indubbia raffinatezza – si sia stufato del comune shopping via tv e non abbia voluto farsi scappare questa magnifica occasione.
Aiuterebbe il Comune di Catania, come promesso, e arrederebbe con splendido gusto la sua lussuosa villa in Sardegna, con invidia di tutto il jet-set italiano. Vuoi mettere?

In tutto questo can can di dichiarazioni, diffusione della notizia e delusioni nessuno ha però pensato di interpellare il vero protagonista di tutta questa storia, U liotru, che dichiara mestamente “Va bene tutto, ma per 17 euro e 50 … mancu a fallu!”.
 
 

 
 

[Foto di Nelly Gennuso per Step1]


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