Ast, basta fermate in via Libertà Disagi per studenti e pendolari

Aumentano i problemi sul fronte dei trasporti. Dopo la cessazione del servizio ferroviario dalla stazione Piraineto a quella di Notarbartolo, un altro disagio si presenta al cospetto dei pendolari, gli studenti in particolar modo: da mercoledì 13 gennaio, l’Ast (Azienda Siciliana Trasporti) non effettua più il passaggio per via Libertà, obbligando dunque i passeggeri a trovare un metodo alternativo per tornare a casa.

«Il presidente della Regione – spiega Salvatore Roccalumera, segretario del Pd di Capaci, che più volte negli ultimi mesi si è occupato del tema – sulla base di un parere del Consiglio giustizia amministrativa, ha accolto il ricorso dell’Anav e delle autolinee private sospendendo il regolamento approvato nel 2010 dal consiglio comunale di Palermo, che prevedeva il pagamento di 300 euro per utilizzare le corsie preferenziali. Il Comune invece continua a far rispettare tale imposizione forte di un’ordinanza che a modo suo sana il contenzioso».

«Paghiamo più di 60 euro – raccontano, alcuni studenti dell’istituto industriale Vittorio Emanuele III – alcuni addirittura 80 euro al mese, e dobbiamo correre per andare a prendere l’autobus in viale Croce Rossa col rischio di perderlo e tornare a casa più tardi. Non c’è stata una vera e propria comunicazione e in più la scuola non ci agevola con i permessi anticipati. Siamo stanchi». Oltre a loro, anche gli alunni dell’artistico Catalano e del tecnico commerciale Duca degli Abruzzi-Libero Grassi devono arrangiarsi per raggiungere la propria casa.

«In questi giorni – continua il segretario dem – gli autisti dell’Ast sono stati tartassati di multe e blocchi, cosa che ha portato l’Ast a fermare le proprie corse per non peggiorare la propria posizione fino a quando non ci sarà chiarezza». Roccalumera informa, inoltre, anche che è stato chiesto un appuntamento con l’assessorato per la prossima settimana, oltre al già fissato incontro con tutti gli amministratori per fare il punto sulla questione pendolari e sulla Ztl. «Personalmente credo che dopo questo appuntamento in caso di esito negativo sarà necessario scendere in piazza».


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