Asili nido, inaugurato il nuovo servizio misto Bianco: «Costi ridotti e fasce orarie estese»

«C’erano uccelli del malaugurio che spingevano perché questo servizio cessasse». Il sindaco di Catania Enzo Bianco ha inaugurato oggi il nuovo servizio di asili nido comunale, il cui regolamento era stato approvato il mese scorso dopo un lunghissimo dibattito in aula consiliare. Bianco risponde alle polemiche politiche di questi mesi, e a chi in particolare  ha accusato l’amministrazione di aver introdotto pesanti rincari per le fasce più deboli, afferma: «Gli asili nido hanno riaperto, abbiamo allungato la fascia oraria fino alle 18e30 e ci saranno più bambini e più servizi, come quelli di neuropsichiatria infantile e l’assistenza psicologica alle famiglie». Il nuovo sistema di gestione da totalmente pubblico diventa misto, con l’intervento nelle fasce pomeridiane di cooperative sociali. Ma per il sindaco, che ha tenuto stamattina una conferenza stampa sul tema insieme all’assessore ai Servizi sociali Fiorentino Trojano all’asilo L’arcobaleno di via Stanislao Cannizzaro, questa nuova gestione fa di Catania «una città all’avanguardia nel campo dell’assistenza ai bambini».

Affermazioni che non hanno lasciato indifferenti i membri di Catania bene comune, il gruppo politico che, pur fuori dal Consiglio comunale, ha pressato maggiormente sull’amministrazione per evitare il cambiamento del servizio. «Il Sindaco Bianco ci ha definiti “uccelli del malaugurio”. Nostra colpa – scrive Matteo Iannitti, leader di Catania bene comune – sarebbe quella di aver detto la verità: tariffe molto più alte, con una famiglia con reddito minimo che pagava 24 euro al mese per tutto il giorno, mentre ora ne dovrà pagare 55 per la sola mattina, e 124 per il pomeriggio».

Critiche che non sembrano sfiorare il sindaco Bianco. «Abbiamo ridotto il costo e lo ridurremo ulteriormente non appena arriveranno i finanziamenti previsti dal Piano di azione e coesione», ha affermato il sindaco di Catania. Del servizio usufruiscono attualmente circa 500 bambini, ma secondo le previsioni dell’amministrazione questo numero dovrebbe arrivare presto a 960. Per farlo, accanto ai classici asili nido, verranno introdotti i cosiddetti «asili di caseggiato, assolutamente gratuiti», ha concluso Enzo Bianco. Il nome delle nuove strutture sarà Spazio bambini, e si configureranno come servizi a domanda individuale: i genitori dovranno fare esplicita richiesta negli uffici dei cinque centri territoriali. Il Comune stilerà poi una graduatoria, in base a vari requisiti, con privilegio sul reddito.

«Questo progetto – ha ricordato Fiorentino Trojano – ci ha permesso di salvare i 14 asili nido cancellati dalla passata Amministrazione rimodulando l’organizzazione dei servizi e ampliandone  la qualità. Abbiamo inoltre recuperato un milione di euro per l’apertura di un nuovo asilo nido in via Etnea, soldi che sarebbero tornati alla Regione se noi avessimo confermato la decisione della precedente giunta di chiudere queste strutture», ha concluso l’assessore ai Servizi sociali.

[Foto dell’Ufficio stampa del Comune di Catania]


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Catania è «una città all’avanguardia nel campo dell’assistenza ai bambini». Lo ha affermato il sindaco di Catania, questa mattina in conferenza stampa all'interno di uno dei 14 asili nido comunali per la presentazione del nuovo servizio, gestito a metà tra dipendenti pubblici e cooperative private. Definendo «uccelli del malaugurio» chi, in questi mesi, ha contestato il provvedimento. Come Catania bene comune, che risponde: «Abbiamo detto la verità, le tariffe sono molto più alte»

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