Asili comunali, protesta in piazza Duomo Le mamme: «Rischio chiusura a fine mese»

«I nostri figli non sono pupazzetti che spostiamo all’occorrenza in base alle esigenze». Erano in venti mamme riunite in piazza Duomo, questa mattina, per protestare contro l’amministrazione comunale. Si sono riunite in un comitato spontaneo lo scorso 29 settembre, tutte insieme per affrontare la questione degli asili nido comunali. L’assessore ai Servizi sociali Fiorentino Trojano su questo tema farebbe infatti «solo proclami ingannevoli, non parlando della prossima chiusura del 30 novembre. Il sindaco Enzo Bianco, invece, non ha voluto incontrarci», afferma Cinzia, una delle madri. Che, supportata da Catania Bene Comune, si è presentata in piazza con un volantino che riassume le modifiche proposte dall’amministrazione per i 15 asili comunali, da applicare entro la fine del mese. Innanzitutto la retta, che verrà «aumentata a tutti a 260 euro, con solo 100 posti a 95 euro per i redditi più bassi. Questo significa – continua Cinzia – che rispetto a ora, con la tariffa base a 24 euro, chi non ha un reddito sufficiente pagherà più del triplo, chi può permetterselo 10 euro in meno».

Ma il cambiamento più importante sarà nelle modalità di fruizione dei servizi, con la riduzione degli educatori da 135 a 100 – 35 lavoratrici verranno ricollocate in altri settori dell’amministrazione -, la chiusura dell’asilo di via Tomaselli, in affitto, e la divisione del servizio: la mattina continueranno a operare le maestre del Comune, il pomeriggio interverranno delle cooperative sociali. «Questo è il risultato del gioco sporco dei sindacati – afferma Matteo Iannitti, leader di Catania Bene comune e già candidato a sindaco – perché si eliminano 35 lavoratori qualificati destinandoli in nome dei posti di lavoro. Dequalificando un servizio nato nel 1991 e gestito finora dagli stessi educatori, spostando questi in altri settori e creando dei nuovi precari delle cooperative sociali», afferma il giovane politico. Che, nel tentativo di fare una cronistoria degli eventi che hanno portato alla situazione attuale, si stupisce che «la dura reazione dei sindacati confederati contro il decreto sindacale di Raffaele Stancanelli, che prevede la totale chiusura degli asili nel 2013, non sia la stessa adesso per Bianco».

«A queste condizioni, conviene pagare un asilo privato che almeno ci garantisce l’apertura anche estiva», commentano le mamme in piazze. Tra loro c’è anche Maria Elena, che proprio quest’anno ha dovuto rinunciare all’assistenza. «A fine estate sono andata negli uffici comunali per fare richiesta di assistenza. Mi è stato consigliato dallo stesso personale comunale di iscrivere la bambina in una struttura privata, perché “sarebbe costato troppo”», denuncia la donna. Una situazione simile a centinaia di altre, dato che «quest’anno non sono stati accettati nuovi iscritti, sono meno di duecento», conclude Maria Elena. Il nuovo piano comunale, ancora non definitivo, prevederebbe circa 700 ingressi negli asili comunali. «Per il momento invece ci troviamo con classi negli asili aperti per ospitare anche solo cinque bambini», conclude Iannitti. Tra le mamme in piazza Duomo, molte delle quali si definiscono «lavoratrici precarie», c’è chi lascia andare allo sconforto.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

«Il Comune fa solo proclami ingannevoli, senza dire che a fine novembre gli asili chiuderanno». Una ventina di madri hanno manifestato davanti palazzo degli Elefanti questa mattina contro le modifiche alle tariffe, aumentate di tre volte, e alla gestione del monte orario che per metà verrà gestito da cooperative sociali. «Dequalificheranno il servizio, con il consenso dei sindacati, che accettano di creare nuovo lavoro, ma precario», afferma Matteo Iannitti di Catania Bene Comune

«Il Comune fa solo proclami ingannevoli, senza dire che a fine novembre gli asili chiuderanno». Una ventina di madri hanno manifestato davanti palazzo degli Elefanti questa mattina contro le modifiche alle tariffe, aumentate di tre volte, e alla gestione del monte orario che per metà verrà gestito da cooperative sociali. «Dequalificheranno il servizio, con il consenso dei sindacati, che accettano di creare nuovo lavoro, ma precario», afferma Matteo Iannitti di Catania Bene Comune

«Il Comune fa solo proclami ingannevoli, senza dire che a fine novembre gli asili chiuderanno». Una ventina di madri hanno manifestato davanti palazzo degli Elefanti questa mattina contro le modifiche alle tariffe, aumentate di tre volte, e alla gestione del monte orario che per metà verrà gestito da cooperative sociali. «Dequalificheranno il servizio, con il consenso dei sindacati, che accettano di creare nuovo lavoro, ma precario», afferma Matteo Iannitti di Catania Bene Comune

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]