Il rappresentante di Cento Passi, attualmente in opposizione all'Ars e presidente della commissione antimafia, attraverso un video su Facebook lancia la sua proposta per «tornare a riprendersi questa terra. O con le primarie o da solo», afferma
Claudio Fava si candida a presidente della Regione «Punto a vincere per poter cambiare la Sicilia»
«Mi candido per vincere e governare. Dobbiamo cambiare e riprenderci questa terra e per farlo bisogna assumersi le proprie responsabilità». Claudio Fava taglia corto «senza giri di parole» e, forse, un po’ per stimolare le forze politiche che fanno riferimento al centrosinistra o per consolidare la sua candidatura – una possibilità già preannunciata nei mesi scorsi – l’attuale esponente del gruppo Cento Passi all’Ars e presidente della Commissione antimafia, lancia un appello chiaro. «Il mio non è un capriccio, ma è porto avanti una storia costruita da tanti che in questi anni si sono spesi per cambiare la Sicilia», prosegue Fava, che si dice disposto anche a passare dalle primarie, qualora ci fossero, e confrontarsi con le altre forze politiche «per portare avanti una storia di cambiamento e rappresentare le forze democratiche e le esperienze civiche».
Un appello o un ultimatum al Partito democratico? Non è dato sapere infatti come agiranno le altre forze politiche in vista delle elezioni che si terranno il prossimo anno per decidere il governatore della Sicilia. Mentre si attendono le scelte del Partito democratico – anche dopo le fratture all’interno di Italia Viva e alcuni passaggi di deputati nell’area di centrodestra – si aspettano anche i futuri passi in avanti del Movimento Cinquestelle. Tra chi preferisce temporeggiare, con le possibili alleanze e le attese per stabilire eventuali primarie rivolte ai diversi candidati tra le forze progressiste e il Movimento Cinquestelle, Fava invita tutti i cittadini a condividere «idee, proposte e anche un dolore – conclude – Siamo qui per questo. Insieme potremmo tornare a dire che la Sicilia è nostra»