Presentato il nuovo progetto di cammino in comune per le due compagini, insieme anche ai deputati dell'area di Sicilia Futura. D'Agostino: «Vogliamo fare prevalere la componente moderata contro i sovranismi»
Forza Italia e Italia Viva: adesso l’unione è ufficiale Miccichè: «Serve un check di tutta la coalizione»
Adesso l’unione tra Forza Italia e Italia Viva in Sicilia è ufficiale. A presentarla sono il presidente dell’Assemblea regionale e coordinatore siciliano dei forzisti Gianfranco Miccichè e i deputati di Italia Viva-Sicilia Futura Edy Tamajo e Nicola D’Agostino. Un apparentamento che porterà le due compagini a correre per le prossime Amministrative e per le Regionali dell’anno prossimo sotto un’unica bandiera, quella tricolore dei berlusconiani. Una scelta nata – dicono – per dare più slancio all’area moderata della coalizione di centrosinistra e fare da contraltare alle derive sovraniste. «Abbiamo stretto un’intesa con persone perbene e capaci – dice Miccichè – Siamo persone che per l’80 per cento dei temi la pensano allo steso modo, per il restante 20 per cento ci siederemo e troveremo una linea comune».
«Oggi inizia un processo di integrazione tra deputati e territori affinché alle prossime elezioni si partecipi con liste e battaglie comuni – dice D’Agostino – Vogliamo far prevalere la componente moderata e centrista evitando gli eccessi dei populisti e dei sovranisti». E a fargli eco sono le parole di Tamajo: «Un dialogo che va avanti da tempo e che oggi si concretizza. Un accordo di valore e di valori – aggiunge il deputato regionale – L’ultimo voto alle Amministrative ha dimostrato che la gente premia i moderati ed è per questo che è necessario rafforzare quest’area. Questo progetto ci vedrà vittoriosi sia a Palermo che alle Regionali».
Proprio sul fronte moderato Miccichè sogna di scegliere il nome del prossimo candidato per la poltrona di sindaco di Palermo, tagliando di fatto le gambe alle velleità della Lega, che pure per bocca del suo leader Matteo Salvini ha dimostrato apertura al dialogo anche su questo fronte. «Con gli alleati siamo d’accordo sul fatto che comunque entro Natale debba esserci una scelta precisa da parte della coalizione di centrodestra – continua il presidente dell’Ars – Se in questo momento serve un check alla coalizione di centrodestra? Assolutamente sì. Purtroppo c’è stata una gestione non da centrodestra ma del proprio orto e questo ha fatto del male a tutta la coalizione».