La cuoca che ha cucinato per Mick Jagger a Sampieri «Quando ha chiesto vino bianco, l’ho guardato storto»

«Enrico, riusciamo a organizzare qualcosa di speciale per un nostro cliente altrettanto speciale?». Lui e sua moglie non avrebbero mai pensato che la loro proverbiale ospitalità li avrebbe portati a preparare un pranzo a una star internazionale del panorama musicale. «Tutto potevamo immaginare – racconta il titolare a MeridioNews – ma mai e poi mai che mia moglie stesse cucinando per Mick Jagger dei Rolling Stones». Invece, è proprio quello che è successo, in uno degli spostamenti della rockstar in Sicilia che non sono sfuggiti ai cittadini, seppur dettati dall’osservanza delle regole imposte dalla pandemia.

«Non ci sembra ancora vero», spiega Rita. Contattata telefonicamente, racconta del pranzo speciale. «Ci ha contattato un tour operator con cui collaboriamo e ci ha solo detto che dovevamo preparare un pranzo per una persona speciale. Nessuna indicazione su chi potesse essere – continua – Sapevamo solo che sarebbe venuta in compagnia di un manager che già conoscevamo perché, in vista di possibili viaggi di comitive inglesi, aveva visitato il locale ed era rimasto affascinato». Il posto, del resto, è incastonato tra Scicli e la collinetta di Sampieri. Il cattivo tempo di fine febbraio, però, rendeva impossibile far pranzare l’ospite speciale proprio lì. 

«Le temperature non ce lo consentivano, così – prosegue il racconto – abbiamo contattato i nostri amici che gestiscono un’attività di accoglienza a Sampieri». Davanti alla porta della villa hanno atteso l’arrivo del tanto atteso Mister X. «Eravamo in tensione. Quando l’ho visto scendere dall’auto non mi sembrava possibile – confessa Rita – Quarant’anni fa, vivevo a New York dove sono nata e cresciuta, prima di innamorarmi della Sicilia e sceglierla come luogo dove vivere. Ricordo che mi trovavo a casa di una mia zia e la sentivo dalla sua camera urlare e cantare insieme alle amiche. Avevo solo sei anni, ma ho impresso lo schermo della tv che trasmette il concerto dei Rolling Stones da Hampton. L’ho subito riconosciuto e ho pensato che davvero il mondo è piccolo».

La sera prima dell’arrivo di Jagger, Rita ha dovuto inviare una mail indicando un menù dal quale sono stati selezionati i piatti che ha poi preparato. Con la giusta dose di curiosità, la cuoca ha così affrontato questo pranzo al buio. «Si capiscono tante cose dai piatti che si scelgono – sottolinea – Ho preparato dei cuori di carciofi ripieni di caciocavallo e menta panati e fritti; uova alla monacale con salsa di pomodoro; insalata di baccalà con arance e olive nere; bruschetta con alici, finocchietto, cipolla in salamoia, limone e peperoncino; spaghetti con bottarga, mandorle e zeste di limone e, come dolce, frittelle di ricotta con gelato zabaione e marsala». Un menù che, a quanto pare, Jagger ha molto gradito al punto da chiedere un bicchiere di vino bianco per accompagnare il pranzo insieme al figlio.

«Mi ha colto alla sprovvista perché il suo manager ci aveva detto che l’ospite non amava bere vino. L’ho guardato storto – confessa – Ma, per fortuna, i miei amici avevano una bottiglia che gli ho potuto servire». La stanza era stata preparata in modo da ricreare un ambiente familiare, come fosse stato a casa di un amico. Al termine del pranzo ha fatto anche una passeggiata. «Ho capito che ama molto la pasta – dice Rita – Quando è andato via, io e Enrico ci siamo guardati ancora increduli». Su espressa richiesta del manager di Jagger, non hanno potuto scattare foto. «Un’esperienza che ci ha ricordato che tutto è possibile nella vita, anche avere l’onore di preparare il pranzo per Mick Jagger».


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