Decreto Fase 2, la guida su come funzionerà dal 4 maggio Parchi aperti, ma non le bambinopoli. Mascherine sui bus

Non ci si potrà muovere liberamente. Chi si aspettava uno scenario del genere è rimasto deluso. I contagi da Sars-CoV2 continuano e la curva potrebbe risalire pericolosamente. Ecco perché le uscite da casa, come nella fase 1, dovranno essere motivate, con mascherine obbligatorie nei luoghi chiusi e sui mezzi pubblici, e sempre supportate dall’autocertificazione; che si può compilare anche sul momento. Restano i motivi di comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e quelli di salute. In più c’è la possibilità di incontrare i congiunti, cioè i parenti – madre, padre, figli, zii, nonni, cugini – «purché venga rispettato il divieto di assembramento, il distanziamento di almeno un metro e l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale». Si potrà uscire fuori Regione soltanto per motivi lavorativi o di salute ed «è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, residenza o abitazione». Restano sospesi i matrimoni in chiesa e le celebrazioni delle festività religiose. Ancora chiusi i musei, i cinema, le sale scommesse, pub, scuole di ballo, discoteche e sale bingo. 

Sport e tempo libero
Dal 4 maggio sarà possibile svolgere attività motoria, distanza minima di un metro, e sportiva, due metri di distanza. Non c’è più il vincolo dei 200 metri. Via libera anche ai minori e alle persone non autosufficienti con accompagnatore. Gli atleti professionisti, o individuati da Coni o federazioni come d’interesse nazionale e che svolgono discipline individuali, per esempio atletica leggera, potranno allenarsi da soli e a porte chiuse. Per gli sport di squadra bisognerà aspettare il 18 maggio. Restano vietate le attività ludiche o ricreative all’aperto.

Parchi
I sindaci potranno riaprire i parchi comunali, le ville e i giardini pubblici. A patto però di riuscire a garantire che non si creino assembramenti. Così come altrove, anche nei parchi bisognerà mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Restano chiuse le aree attrezzate per il gioco dei bambini. L’attività ludica o ricreativa all’aperto non è infatti ancora consentita.

Messe e funerali
Il nuovo Dpcm non prevede la possibilità di riaprire le chiese per la celebrazione delle messe. Discorso diverso per i funerali, che sono riservati ai congiunti. In questo caso c’è bisogno che vengano prese adeguate precauzioni, privilegiando la possibilità che le esequie si svolgano all’aperto e con un numero massimo di 15 partecipanti, indossando le mascherine e rispettando la distanza di sicurezza.

Cibo da asporto
Non più solo servizio a domicilio. Il nuovo decreto del presidente del consiglio dei ministri prevede per le attività di ristorazione la possibilità di vendere direttamente al pubblico. A condizioni però ben precise: oltre a dovere rispettare la distanza di sicurezza di almeno un metro mentre si attende il proprio turno, dopo l’acquisto bisognerà tornare a casa, o in ufficio, per consumare il cibo. Il decreto, infatti, non prevede di mangiare i prodotti all’interno dei locali. Vietato anche sostare nelle immediate vicinanze degli stessi.

Mezzi pubblici
I passeggeri dovranno indossare necessariamente una mascherina, anche di stoffa, per la protezione del naso e della bocca. Ci sono poi una serie di indicazioni per le società di trasporto. Salita e discesa da porte diverse anche con aperture differenziate. Per consentire il rispetto delle distanze verranno apposti degli adesivi sui sedili non utilizzabili. Divieto per gli autisti di fare i biglietti a bordo dei mezzi.


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