La commissione regionale guidata da Claudio Fava sentirà l'ex governatore mercoledì prossimo. L'audizione si inserisce nell'approfondimento che i deputati stanno portando avanti sul tema rifiuti per cui sono già stati sentiti sindaci, dirigenti ed ex assessori
Cuffaro convocato dalla commissione Antimafia Il ritorno all’Ars per l’indagine sul ciclo dei rifiuti
Totò Cuffaro torna all’Assemblea regionale siciliana. Convocato dall’Antimafia regionale per un’audizione sul ciclo dei rifiuti che la commissione sta portando avanti da diverse settimane. L’appuntamento è stato fissato per mercoledì prossimo, 27 novembre, alle 14.
La convocazione dell’ex presidente della Regione arriva al culmine di un primo ciclo di audizioni in cui sono stati sentiti dirigenti e assessori proprio degli anni di Cuffaro che quindi chiude il cerchio. Si proseguirà poi con l’approfondimento sui fatti relativi ai governi di Raffaele Lombardo e Rosario Crocetta e non è escluso che anche loro possano essere convocati dalla commissione guidata da Claudio Fava.
La prima dichiarazione di emergenza nel settore dei rifiuti risale proprio a Cuffaro. E l’Antimafia da lì è partita per provare a fare chiarezza su un sistema segnato dal monopolio di alcuni privati, dai gravi ritardi nella realizzazione degli impianti pubblici e da percentuali di differenziata imbarazzanti fino a un paio di anni fa e che tuttora restano fortemente deficitarie, soprattutto nelle città di Catania e Palermo.
Prima di Cuffaro sono già stati sentiti sindaci, ex amministratori, funzionari della Regione ed ex assessori regionali. Ma l’ex presidente è figura che ha segnato profondamente il settore forse più disastrato degli ultimi 20 anni in Sicilia. Porta la sua firma, infatti, il contestato Piano rifiuti del 2002 che prevedeva la costruzione di quattro inceneritori nell’isola, un affare dietro cui si sarebbero celati interessi poco chiari. Piano poi bloccato da Lombardo. Da quel momento, però, in Sicilia sono stati i privati delle discariche e fare affari d’oro con la munnizza.